E' una mostra insolita quella che il Comune di Milano dedica al grande Mucha, decoratore, pittore e graphic designer Liberty, ma anche doverosa, visto che le tracce di tale Arte, dell'Art Nouveau, hanno segnato le facciate dei palazzi più prestigiosi della città di Milano e gli interni degli appartamenti della ricca borghesia industriale.

Ma l'occasione ghiotta che Palazzo Reale offre durerà poco, in quanto la mostra avrà termine il 20 marzo per poi spostarsi al Palazzo Ducale di Genova dove rimarrà sino a settembre.

Perchè visitare la mostra dedicata a Mucha ?

Perchè visitarla? Perchè l'occhio si perde nelle 220 opere di questo stile floreale, decorativo, e sognante che invase l'Europa prima della Grande Guerra e insieme al Simbolismo seppe creare quelle atmosfere ricercate e preziose che produssero un effetto fuga rispetto ai tristi eventi che si stavano preparando. Ma quando i sogni riescono a materializzarsi è sempre positivo, e la bellezza del Liberty e di questo artista, meno noto ai più, non può non passare inosservata. Sono, come dicevo, 220 le opere che si possono ammirare, ma in particolare la cartellonistica di Mucha e le sue Femme Fatale con i capelli arricciati che cadono fluenti su decolte prosperosi, con sfondi floreali e bagni di primavera e di colore.

Mucha iniziò la sua ascesa artistica proprio disegnando per Sarah Bernhardt, la celebre diva del teatro fin de siecle, e da lì le committenze fioccarono numerose. Ma nessuno sa che la preziosa collezione che oggi possiamo ammirare venne acquistata dall'ex campione di tennis Ivan Lendl , il quale poi la cedette alla Richard Fuxa Foundation.

Accanto a poster meravigliosi dove si celebra il mito femminino della donna sensuale e ammiccante ,si possono ammirare monili e oggetti usciti della fabbriche di ceramiche, dalle fucine dei fabbri ferrai, dai laboratori dei migliori ebanisti operanti a cavallo tra ottocento e novecento. Insomma nelle sale così suddivise ( introduzione, il teatro, la vita quotidiana, la donnaliberty e art nouveau, dalla donna angelo alla femme fatale, documents,il giapponismo e il dominio della linea, Bestiario dell'Art Nouveau, la preziosità della materia, il tempo, la forza creatrice della natura) è non solo un tripudio dell'opera di Mucha ma di tanti artisti e artigiani che seppero mettere mano alla produzione più ricercata e decorativa che si potesse concepire in quell'epoca.

L'eccellenza è tutta lì, esposta a Milano sino al 20 marzo, poi da aprile si sposterà a Genova. Tra le magnificenze presenti segnaliamo un vaso di Emile Gallè in vetro appartenente alla collezione Paolo Frugoni. Il costo del biglietto è di 10 euro per gruppi di almeno 15 persone e di 8 euro per visite guidate singoli. Ma una visita guidata merita davvero.