Un solo esempio di un andazzo ormai inarrestabile: oggi sappiamo che anche le “patate bollenti” sono politicamente scorrette. Ci riferiamo, folle priorità nazionale mentre in Francia contemporaneamente hanno appena sventato un nuovo attentato islamico radicale, alle polemiche esplose per un editoriale su Libero, a firma del direttore Vittorio Feltri, un noto perfetto sconosciuto.
“La patata bollente Virginia Raggi”, in riferimento a un sindaco 5 Stelle notoriamente discusso ogni giorno anche dai magistrati, ha scatenato un diluvio: proteste pseudo democratiche di tutta la stampa radical chic di sinistra, la Boldrini stessa che strilla “Giornalismo spazzatura”, dei 5Stelle in particolare che un giorno gridano al complotto dell'informazione e un altro, come i peggiori peccatori moralisti, accendono direttamente roghi medievali.
Deriva semi-totalitaria
Premesso che lo Stato di Diritto italiano permette a chiunque si ritenga oggetto di diffamazione di denunciare i presunti diffamatori, che la Raggi sia una patata bollente per il M5Stelle e la città di Roma, alla luce delle note cronache, è metafora precisa, assolutamente oggettiva rispetto ai fatti politico-giudiziari che riguardano la Raggi. L'eventuale doppio senso di Feltri, in senso sessuale (che in ogni caso rivela in controluce, viste le polemiche, una sinistra pateticamente sessuofoba) è da un lato tutto da dimostrare e giuridicamente inutile, vista la sua “evanescenza” a meno di dare statuto giuridico alla psicanalisi e quindi di legiferare l'Inconscio come psico-reato (proprio come nel famoso “1984” di George Orwell).
La fine della libera informazione?
In realtà quel che si dovrebbe notare in questo caso (ma ormai in infinite altre questioni negli ultimi anni) è che Orwell in Italia ha già vinto da un pezzo, foraggiato dall'attuale pseudo progressismo, dalla stampa di sinistra o politicamente corretta. Ormai per la sinistra pseudo progressista è lecito solo un Pensiero Unico.
Tutto è capovolto: normali agorà in nazioni democratiche, anche eventualmente criticabili e di intensa polemica, sono diventati da un pezzo copioni fatti in serie tutti uguali. Come a livello politico la sinistra su certi temi (migranti, il genderismo, l'erotismo, ecc.) è ormai estranea al linguaggio del popolo, cosi la sua informazione pretende di mettere al bando il linguaggio popolare del cosiddetto e preteso Bar Sport, anche del pensiero cosiddetto di Destra che non accetta i dogmi pseudo progressisti.
Siamo a un passo dai robot di Facebook che censurarono il capolavoro artistico di Courbet “L'origine del mondo”. Ma anche peggio, vista la sessuofobia nel caso in questione: certo pseudo progressismo ormai vede la sessualità come certo islamismo! Se vi par normale, pardon, diversamente normale?