Il nostro nume tutelare istrionico Tom Hanks ha prodotto per la Cnn questa miniserie di stampo docufilmico - ora anche in Italia su Sky Arte a partire dal 31 gennaio - che in 8 puntate abbraccia tutto lo scibile che negli anni '70 ha determinato il cambiamento americano che ancora oggi è la base della nostra società della comunicazione globale: dalla Tv, alla politica, alla pace ed ai crimini, alla guerra dei sessi, etc... Si comincia con la puntata dedicata ai cambiamenti nella tv pubblica e commerciale americana in to the Seventies. La scatola stupida come veniva chiamata la Tv anni '60 confezionava in quegli anni fiction legate al mondo bucolico americano.

Nei primi mesi degli anni '70 il cambiamento con "Arcibaldo" che raccontò il padre di Trump in contrasto con le nuove generazioni più liberal rispettose dei diritti civili dei neri, etc... Ciò portò poi alla prima miniserie "The Jeffersons" dove si raccontava solo della vita di famiglie nere: una rivoluzione.

E se una donna fosse divorziata e facesse la produttrice televisiva: due tasti dolenti nell'America di quegli anni? Nasce così "Mary Tyler Moore" che sommava queste imperfezioni sociali. La guerra in Vietnam era un altro punctum doloris e via allora a "MASH" che pur non ambientata specificamente in quelle contrade a quella sciagurata avventura bellica rimandava. Ed il dibattito sul primo sesso e sulla violenza in Tv che partorì la fascia protetta della family hour?

E di quel giudice statunitense che decise che tutto questo era contrario al primo emendamento relativo alla libertà di esperessione? E della nascita della Tv by cable Hbo (Home box office) che dopo il match pugilistico Ali-Frazier del 1 ottobre 1975 spiccò il volo negli abbonamenti? E la grande avventura di Espn e della televisione via satellite?

Di tutto questo si parla nel primo episodio: con altre chicche come il primo spin-off parola nata nei primi anni '70; oggi sembra una parola appena inventata. Eppoi "Happy Days" e "Mork&Mindy" con il giovanissimo Robin Williams e Pam Dawber...