Cresce sempre di più l'interesse dei partiti per le prossime Elezioni politiche che si terranno, forse, più presto del previsto. Gli stessi non possono, ora, progettare le alleanze, in difetto di una legge elettorale che consenta di programmare. Dal prossimo lunedì, dopo la designazione del segretario PD che avverrà domani a Roma, ci sarà la corsa a predisporre il necessario per la discussione, a breve, per una veloce approvazione della stessa. Tutto dipende dal premio di maggioranza, se alla coalizione oppure al partito. Nel primo caso si penserà a coalizioni larghe di tipo tedesche, nel secondo invece al centrosinistra.

Al centro degli schieramenti il M5S, da solo, con la sua forza, a competere ad armi pari con tutti gli altri.

Proposta politica

Molto dipenderà dai loro programmi. Questa volta la proposta politica assumerà il principale valore nella competizione, e potrà determinarne l'esito. Tutte le altre volte gli elettori hanno soprattutto seguito le polemiche più che la sostanza delle cose: questa volta invece entreranno nel dettaglio e valuteranno se si tratta di promesse demagogiche o di programmi possibili e utili. La tendenza è quella di preferire il contenuto alle promesse impossibili, messe in giro per carpirne il voto. Non solo, ma vi sarà anche una selezione delle persone che svolgeranno il ruolo assegnato.

Per questo motivo, non solo si dirà chi è il Presidente del Consiglio designato, ma anche l'elenco di tutti i ministri che si occuperanno del futuro Governo.

L'elettorato esige chiarezza

Insomma un'impostazione politica, per dare maggiore chiarezza all'azione di Governo. Forse non tutti lo faranno, per tattica, per non scompigliare prima le carte, ma gli elettori apprezzeranno la cosa.

I pronostici sono impossibili. I tre raggruppamenti si equivalgono, solo in caso di centrosinistra vi può essere una prevalenza numerica che consentirà il Governo del paese. Naturalmente è il nostro punto di vista.

Di una cosa possiamo essere certi, ed è che qualcosa è cambiato nella politica. Gli elettori non credono più alle 'chiacchiere' e valutano più attentamente i programmi e le persone.

Si tratta di un cambio di qualità che fa ben sperare, e che esige dal mondo politico un maggiore impegno, per mettere in sesto il nostro paese che ha tutte le potenzialità necessarie per andare avanti e garantire ai cittadini una vita più tranquilla.