In questi giorni si sta parlando sempre più del divorzio breve: il nuovo testo presentato e accettato dalla Camera potrebbe davvero portare ad una svolta epocale in Italia, a 40 anni dal referendum sul divorzio.
Alla Camera ha ricevuto 381 a favore, 30 contrari e 14 astenuti e ora si attende la conferma anche al Senato il quale dovrebbe decidere entro la fine di Giugno.
Ma cosa cambia rispetto al passato?
Sono diverse le novità introdotte da questo testo e tutte mirano ad uno snellimento della macchina burocratica intasata da decine di migliaia di ricorsi.
I tempi
I costi
Di conseguenza, anche i costi si ridurranno: se oggi un divorzio consensuale costa intorno ai 5000 euro e uno giudiziale arriva anche a 15000 euro, la riduzione dei tempi comporterà anche un dimezzamento delle spese legali.
Il patrimonio
Un'altra novità è quella relativa alla comunione dei beni: essa si scioglierà quando il giudice darà l'autorizzazione agli ex coniugi a vivere separati.
Le perplessità principali riguardano gli strumenti per intervenire adeguatamente a favore delle famiglie e dei figli: oggi i tribunali e i servizi socio assistenziali non sono dotati degli strumenti adatti e c'è il rischio che un divorzio così rapido possa danneggiare proprio i figli i quali rischierebbero di non essere tutelati a dovere.
Come accade per tutti i cambiamenti, anche in questo caso è opportuno prestare la giusta attenzione a tutti i soggetti e gli aspetti coinvolti.