Venerdì, a 5 giorni dal voto, sarà resa nota la lista dei cosiddetti "candidati impresentabili", intanto la cassazione si è pronunciata riguardo gli effetti della legge Severino. La corte di cassazione e l'antimafia irrompono sulle votazioni negli ultimi giorni, per la campagna delle regionali e le conseguenze riguardo le loro decisioni potrebbero essere deflagranti.

La commissione guidata da Rosy Bindi ha reso noti i primi 4 nomi dei candidati impresentabili nelle liste del 31 Maggio 2015, tutti relativi alla Puglia. Uno in appoggio ad Emiliano, un altro ad Adriana Poli Bortone, due per Francesco Schittulli.

A questi dovrebbero aggiungersene un'altra decina, quasi tutti probabilmente candidati in Campania, i cui nomi dovrebbero essere resi noti venerdì, alla vigilia del silenzio elettorale. Tuttavia ieri, tra i membri dell'antimafia è andato in scena uno psicodramma. Bindi, incredibilmente infuriata, ha urlato a causa della fuga di notizie riguardo i nominativi, che erano ancora all'esame dei commissari.

Il giudizio dei pentastellati al riguardo

Una dura battaglia da parte dei garantisti, niente affatto convinti riguardo i criteri adottati, per definire impresentabile un candidato. A questi dubbi, si sono sommati stamattina, quelli di Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anti-Corruzione, il quale ha affermato: Essere sottoposto ad indagine non può essere un elemento per venir considerato impresentabile.

Ad ogni modo, c'è anche una seconda decisione che potrebbe significativamente influire sul voto, la cassazione ha infatti deciso che sull'incandidabilità di un soggetto decretata dalla legge Severino, è d'uopo che decida il tribunale ordinario e non il Tar. La conseguenza della sentenza dunque parla chiaro, facciamo un esempio in Campania, puta caso venga eletto De Luca, c'è il serio rischio che venga subito dopo destituito.

Provvedimento ingrato che, ironia della sorte, dovrebbe essere assunto dal premier e segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. Le sorprese sono tante per far diventare esplosive le ultime ore di campagna elettorale. Accuse e polemiche redatte ieri dall'antimafia riguardo gli impresentabili e le altre indiscrezioni trapelate ieri, il Movimento 5 Stelle ha espresso la loro delusione dopo l'ufficio di presidenza ed hanno definito una vera e propria "farsa criminale" quella inscenata dal PD e dai suoi sodali: Hanno voluto buttarci addosso la responsabilità della fuga di notizie, a guadagnarci nel tenere i nomi nascosti fino a venerdì, cioè dal giorno dell'inizio del silenzio elettorale, sono il PD ed il Centrodestra.

Francesco D'Usa del M5S ha riferito ai giornalisti: A fini preventivi, come questo, ciò è un nobile gesto, però bisognava forse pensarci prima, ma questo varrà sicuramente per la prossima tornata elettorale. Ad ogni modo aspettiamo per venerdì questi nomi