Il lavoro della commissione Antimafia sarà completato venerdì, a poche ore dal voto, ma la notizia è che quattro nomi tra quelli che l'organismo presieduto da Rosy Bindi dichiarerà "impresentabili" sono già noti. Si tratta di quattro candidati in Puglia, soggetti che la commissioni inviterà ufficialmente gli elettori a non votare. Nonostante la Bindi abbia cercato di evitare che ci fossero "soffiate" rispetto al lavoro in corso di svolgimento, questi nomi sono filtrati mandando la presidente di commissione su tutte le furie: si tratta di Giovanni Copertino (Forza Italia), accusato di corruzione e truffa su una gara d'appalto nel mondo sanitario pugliese, Enzo Palmisano (Area Popolare), coinvolto anche lui in un processo per truffa, Massimiliano Oggiano (Schittulli), imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), indagato per truffa estorsione e furto.
Lo spirito con cui l'Antimafia per la prima volta sta svolgendo questa funzione è quello di rappresentare ai cittadini, prima che lo faccia la giustizia, coloro che potrebbero non essere in grado di rappresentare in maniera cristallina il ruolo per il quale concorrono, svolgendo di fatto quel ruolo di selezione della classe dirigente da candidare che i partiti hanno spesso dichiarato di essere chiamati a fare nella predisposizione delle liste, ma hanno poi materialmente avuto difficoltà a farlo.
Sembra che il resto di tutti i candidati giudicati "impresentabili" dalla Commissione Antimafia sia tutto in Campania, dove è in corso una serratissima battaglia elettorale tra il governatore uscente Stefano Caldoro e lo sfidante principale Vincenzo De Luca, entrambi preoccupati che quest'ultima notizia possa influire sull'esito della competizione.
In Puglia, il candidato governatore del Pd, Michele Emiliano, si è affrettato a dichiarare di aver chiesto che Fabio Ladisa venga ritirato dalla competizione da parte della sua lista. Matteo Salvini sottolinea che nelle sue liste non ci sono impresentabili.