Sul sito del Campidoglio è uscito il file di ben 492 pagine dove sono elencate nel dettaglio tutte le spese affrontate dal sindaco di Roma Marino, oggi più che mai sulla graticola dopo il recente viaggio negli Stati Uniti che ha scatenato una diatriba addirittura con Papa Francesco

Ignazio Marino è finito in prima pagina suscitando un vespaio di polemiche

Insomma,uno tsunami che non ha fatto altro che incancrenire il rapporto tra politica e cittadini già ai minimi storici, l'ennesimo scandalo legato ad un mondo sempre più odiato e preso di mira dai cittadini italiani, stanchi di sentire il solito ritornello che racconta di nuovi sprechi di denaro pubblico.

Oltre alle spese di viaggi e di rappresentanza del sindaco più chiacchierato d'Italia, nel fascicolo sono registrate le spese di pranzi e cene pagate dal primo cittadino della Capitale, che ospitava ogni volta diversi commensali; ad esempio allo Zen Sushi di via Scipioni a Roma, nel 2013 Marino ed altri due commensali spesero 134,50 euro, con un menù composto da tanto sushi, dolci e vino da 28,00 euro a bottiglia.

I ristoranti più frequentati da Ignazio Marino, sindaco del Pded i "suoi" ospiti sono, Archimede Sant'Eustachio, Girarrosto Toscano, Bellacarne, con fatture medie di circa 180 euro; da segnalare una cena più costosa a Casa Coppelle da 520 euro, ed una con 20 coperti da 3540 euro da Aroma, un ristorante molto famoso con vista sul Colosseo,consumata con un magnate uzbeko.

Nella lista sono finiti numerosi viaggi in aereo, treno e altre spese definite di rappresentanza, tutte "giustificate" dall'attività istituzionale del sindaco più importante del nostro paese, ma anche maggiormente esposto a critiche e bersaglio mobile di stampa e cittadini, sempre sul piede di guerra.

Insomma,Marino, dopo il capitolo mafia capitale, si trova in una bufera che non accenna a placarsi, in un tourbillon di notizie che si susseguono con un ritmo martellante, un vero album di magre figure che stanno mettendo la capitale italiana e la politica in ridicolo, in un momento storico certamente già molto difficile e nel quale la crisi economica e di valori pare essere uno scoglio al momento insormontabile.