In una società contemporanea sempre più frenetica, stressante e lastricata di pensieri ansiosi per il futuro, prendere sonno e dormire per un bel po' di ore diventa sempre più complicato. Il problema è talmente sentito da essere stata ideata una Giornata mondiale del sonno, il 14 marzo, durante la quale gli esperti del settore danno consigli e rimedi su come affrontare eventuali insonnie, elencando anche le cause (i rischi poi aumenteranno con l'arrivo dell'ora legale). Ma come si stabilisce quando un sonno è ottimale e salutare? Quali sono le cause dell'insonnia?

E i rimedi?

Come deve essere una buona dormita

Come riporta il portale dedito a notizie sulla salute, Farmacia, gli esperti affermano che un buon sonno deve avere tre caratteristiche: 1) una discreta durata, che deve essere di minimo 6 ore continuative (che può arrivare a 8-9 per giovani e neonati), 2) continua, ossia priva di interruzioni durante la notte, 3) profonda, ossia non dobbiamo svegliarci al primo rumore o al primo sogno poco gradito (il cosiddetto sonno leggero).

Cause dell'insonnia

Salvo problematiche più specifiche, in genere l'insonnia è dovuta a stati ansiosi, nervosismo (dovuti a pensieri che ci preoccupano o brutti ricordi), ma anche uso di tecnologie poco prima di andare a letto (l'occhio viene stimolato dagli schermi di smartphone, pc e tablet fino alla fine), nonché assunzione di alimenti o bevande contenenti eccitanti (cioccolato, caffè, thè) che vanno presi entro 6 ore prima di andare a dormire.

Stesso dicasi per le sigarette, che andrebbero evitare entro lo stesso lasso di tempo.

Le conseguenze dell'insonnia

Le conseguenze dell'insonnia sono alquanto pesanti: 1) erode le capacità cognitive (inficia sui ricordi e sui ragionamenti), 2) Aumenta il rischio di incidenti sul lavoro (per la scarsa capacità di concentrarsi), 3) Favorisce l'insorgere di diabete e obesità creando scompensi metabolici, 4) Nell'età dello sviluppo mina le capacità di apprendimento di bambini e adolescenti, 5) Favorisce l'insorgere di stati psicologici quali ansia e depressione, facendo così insorgere altresì pericolosi circoli viziosi, in un refrain di causa-effetto.