Gli anziani continuano ad aumentare, così come i costi per gestire la loro Salute, mentre i bilanci degli Stati fanno fatica a trovare le risorse finanziare necessarie. Questo è quanto succede ai Paesi come l’Italia, dove la natalità segna record negativi e la popolazione invecchia molto di più di qualche decennio orsono. Per arginare questo problema, una possibile soluzione l’ha suggerita un gruppo di esperti europei e di Sanofi Pasteur MSD, durante il convegno mondiale WAidid tenutosi a Milano.

La proposta degli esperti al WAidid 2016

Dal 18 al 20 febbraio si è tenuto a Milano il primo convegno su infezioni e problemi immunologici, World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders (WAidid).

Un gruppo di esperti, dopo aver revisionato i dati della letteratura scientifica prodotta negli ultimi anni, ha redatto una relazione presentata in due poster.Quello che è emerso è che prevenire alcune malattie che affliggono gli anziani e che possono portare ad un declino funzionale e alla perdita di autonomia, è possibile ed è un aspetto fondamentale sia per il Benessere degli interessati che per far quadrare i conti della spesa sanitaria.

Con una corretta copertura vaccinale è possibile prevenire facilmente una serie di malanni, esattamente come si fa con i bambini. Parliamo di vaccini contro influenza, tetano, pertosse, Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio), e malattie da pneumococco. Negli anziani, tutti malanni possono portare a conseguenze anche piuttosto gravi.

Vaccinazione degli anziani in Europa

I cittadini europei sono poco sensibilizzati verso i vantaggi della vaccinazione degli over 65enni. Nel biennio 2012-2013, negli anziani era raccomandata una copertura vaccinale del 75% ma solo i Paesi Bassi e il Regno Unito sono riusciti a raggiungere questo obiettivo. Nei 24 Paesi europei la copertura media è stata del 45% (dati oscillanti tra 1 e 77%).

E negli ultimi anni questo trend è addirittura in calo.

Eppure i dati sono allarmanti: 38.500 decessi (90% anziani) per l’influenza, 42.525 casi di pertosse, 20.785 casi di malattia pneumococcica invasiva, 1,7 milioni di casi di Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio) di cui 40% negli anziani, 123 casi di tetano, 27 casi di difterite.

Sono dati riferiti al 2012, alcuni limitati a solo alcuni dei Paesi dell’Unione, quindi nell’eurozona i numeri reali sono sicuramente superiori.

Al momento, per una popolazione di over 65enni, oltre al vaccino antiinfluenzale, da rinnovare ogni anno prima della stagione invernale, è raccomandato il vaccino trivalente, il DTP (Difterite, Tetano, Pertosse) da ripetere ogni 10 anni.

Va comunque ricordato che la vaccinazione è uno degli interventi di maggiore successo della medicina moderna. Ogni volta che ci confrontiamo con una nuova epidemia, si spera subito in un vaccino per bloccarla. Grazie ai vaccini, sempre nel 2012 nessun caso di polio è stato registrato.