Da quando le donne hanno conquistato all'interno della nostra società un ruolo sempre più consapevole, riuscendo a raggiungere anche posizioni digrandi responsabilità (come è giusto che sia, dopo anni di lotte, che le hanno viste coinvolte dalla fine degli anni '60 e che tuttora le vedono coinvolte), sono subentrate per loro, problematiche legate alla salute, alle quali, fino ad una quarantina di anni fa, erano meno sottoposte.

Stress, infarto, malattie cardiovascolari, tumore polmonare, sono malattie, che, come confermato dalla comunità scientifica, non coinvolgono più in maggioranza la popolazione maschile, ma colpiscono ormai quasi in ugual misura, anche la popolazione femminile.

Entrando nel mondo del lavoro, dovendo affrontare notevoli quantità di stress, la donna ha finito per ritrovarsi alla pari con l'uomo, non solo in fatto di diritti, ma anche in fatto di malattie.

Ciò è dovuto, secondo medici e ricercatori, non solo al quantitativo di stress che la donna subisce, ma anche alla acquisizione delle stesse cattive abitudini dell'uomo: fumo, assunzione di alcolici, minore attenzione alla propria salute, anche se nell'ultimo decennio, grazie anche alle numerose campagne sociali, la donna ha fortunatamente acquisito una maggiore consapevolezza di sé ed ha rivolto maggiore attenzione alle proprie condizioni di salute.

Secondo la comunità scientifica, riguardo all'infarto, la donna sarebbe solita trascurare i sintomi che lo precedono, che nell'organismo femminile, si presentano differentemente da quello maschile.

I sintomi dell'infarto nella donna solitamente si presentano in questo modo: forte dolore al petto che si irradia alla spalla (negli uomini si irradia al braccio sinistro), mancanza d'aria e difficoltà a respirare, stanchezza immotivata (segnale tra i più trascurati), nausea e vertigini immotivate, senso di oppressione al petto e bruciore di stomaco, sudore freddo (da valutare bene: sudore e non calore eventualmente causato dalla menopausa), dolore allo stomaco, nausea e vomito (molto più frequente nelle donne che negli uomini nel corso di un infarto), ansia immotivata con fitte al petto.

Solitamente ciò che provoca l'infarto negli uomini, è un'ostruzione arteriosa, mentre nelle donne che hanno superato il 45esimo anno di età, la causa è di frequente, il calo del flusso sanguigno nei piccoli vasi coronarici. Inoltre, il calo degli estrogeniè causa spesso dell'innalzamento della colesterolemia nel sangue e quindi di conseguenti ostruzioni.

Una maggiore conoscenza di queste sintomatologie, da parte della popolazione femminile, contribuirebbe certamente a salvaguardare meglio le loro vite.

Spesso, lo stress, è sicuramente concausa di un eventuale infarto, ma come combatterlo? Da anni ormai la comunità medica è in prima linea nel sottolineare che lo stress impedisce un adeguato riposo notturno e che fattori come la mancanza di attività fisica, il fumo, una cattiva alimentazione, contribuiscano al suo aumento, all'aumento degli infarti e delle malattie cardiovascolari e del rischio di contrarre il diabete. Lo stress inoltre, dà ampio contributo a problematiche legate allo stomaco, ed al peggioramento delle facoltà mnemoniche.

Il fumo, la sedentarietà, sono oltretutto, i fattori scatenanti dei tumori, ed in particolar modo, di quello polmonare.

In Italia, i casi annui coinvolgenti gli uomini nella patologia del tumore polmonare sono all'incirca 38mila, per le donne si presentano annualmente all'incirca 8mila casi, anche se si registra un aumento annuale del 2%. Le numerose campagne sociali, nonché i numerosi interventi pubblici da parte di medici, hanno contribuito enormemente a sensibilizzare la popolazione verso i sintomi sopra descritti ed a sottoporsi agli screening adeguati a scopo preventivo.

I sintomi più frequenti del tumore polmonare: una tosse persistente, espettorato emorragico, polmoniti frequenti, perdita peso e appetito, dolore al petto, difficoltà a deglutire.