Un approfondito studio sugli effetti benefici di quella che è stata ribattezzata la "molecola della fertilità"è stato presentato ad un recente congresso mondiale di ginecologi tenutosi a Firenze. Tale molecola, chiamata inositolo, se assunta in quantità ragionevoli, pare mostrare riscontri positivi in donne affette dalla sindrome dell'ovaio policistico (Pcos).
Cos'è la Pcos?
Le donne affette da tale sindrome presentano una sintomatologia comune che riguarda nello specifico:
- amenorrea (la mancanza di flusso mestruale)
- irsutismo (una crescita anomala di peluria nelle donne)
- obesità (una condizione di sovrappeso patologica)
La malattia interessa l'apparato riproduttivo della donna.
Si manifesta all'interno delle ovaie, attraverso la presenza di piccole cisti che non permettono una normale ovulazione, con conseguente difficoltà di concepimento. La causa fondamentale di tale patologia risiede in un aumento fuori norma di androgeni (iperandrogenismo), dovuto ad alterazioni ormonali a carico dell'ormone luteinizzante (LH), dell'ormone follicolo stimolante (FSH) e della prolattina.
Le conseguenze compromettono la fertilità della persona che ne è affetta, e aumentano la difficoltà a smaltire i liquidi contenuti nel tessuto adiposo. Il tentativo di porre rimedio a tale sindrome comporta delle complicazioni: il circolo vizioso avviato dagli ormoni responsabili dell'aumento del volume dell'ovaio, unito alla scarsa risposta follicolare, trasformerà i follicoli non maturati in cisti.
Cisti che causeranno la mancata ovulazione e via da capo.
Come agisce l'inositolo
Lo studio condotto sull'inositolo sembra vertere sulla sua forte componente regolatrice. La metà delle donne affette da Pcos, che hanno assunto tale molecola (grazie ad integratori o inserendola all'interno della propria alimentazione) ha riscontrato la ricomparsa del flusso mestruale dopo appena un mese di trattamento, quasi il 90% dopo 3 mesi dall'assunzione, e poco più della metà è riuscita concepire naturalmente.
L'effetto di quella che da alcuni viene erroneamente chiamata "vitamina" sembra essere benefico non solo per la Salute fisica della donna che può recuperare un equilibrio ormonale, ma anche per la sua salute psicologica, che ne trae beneficio grazie alla speranza di poter venire fuori dal baratro dell'infertilità.
In quali alimenti è possibile trovare l'inositolo
Si è parlato di assunzione di inositolo attraverso integratori, ma anche modificando il proprio piano alimentare. Ebbene, è possibile inserirlo nella propria dieta attraverso gli alimenti che lo contengono:
- crusca
- cereali integrali (riso, grano saraceno, avena, orzo)
- germe di grano
- lievito di birra
- agrumi
- carni (fegato)
- legumi
- frutta
- lecitina di soia
Discorso a parte va fatto per gli integratori, dei quali è sempre bene non abusare, ricordando che i dosaggi degli stessi non devono superare i 12 grammi al dì, pena uno spiacevole effetto lassativo.