Il carcinoma è un tumore maligno che prende origine dall'epitelio (tessuto che riveste la parte esterna "epidermide" e interna "ghiandole e organi" del corpo), che ha funzione di secernere e trasmettere impulsi. Questo tipo di neoplasia maligna si infiltra nei tessuti sviluppando metastasi che possono avere origine da qualsiasi tipo di tessuto epiteliale (ghiandole, pelle o mucose) e di questa patologia fanno parte anche il Carcinoma dell'ovaio, vescicale, del colon retto, mammario, uracale, dell'esofago e della prostata. Ciò che spieghiamo di seguito è come prevenire (per quanto possibile) il carcinoma renale, scientificamente conosciuto con il nome di adenocarcinoma, in quanto l'organo colpito è una ghiandola che ha funzione di filtrare il sangue, purificandolo dai rifiuti prodotti dal metabolismo.
Sintomi del carcinoma renale
Il carcinoma renale è al terzo posto delle neoplasie urologiche a seguito di quello alla vescica e della prostata; solitamente colpisce, in rapporto di due a uno, uomini e donne, persone sopra i 40anni e ovviamente non esclude chi al disotto di questa età pur avendo il suo picco maggiore intorno ai 70anni. Dovuto alle cellule epiteliali, nel rene ha origine dal tubulo prossimale e può diffondersi per via ematica, diretta e linfatica (nel sangue, per infiltrazione e attraverso i linfonodi regionali). I sintomi sono assenti in quanto, questa patologia renale resterebbe asintomatica, finché non si evidenziano determinati fattori tenendo sotto controllo i seguenti segnali: presenza di ematuria (sangue nelle urine), di addensamenti palpabili nell'addome, dolore persistente e centralizzato ai lombi; invece, altri sintomi ed effetti della malattia possono essere evidenziati da una febbre persistente, aumento di calcio nel sangue, ipertensione, calo di peso e ingiustificato affaticamento.
Diagnosi del carcinoma
Per togliersi ogni dubbio e diagnosticare la presenza di un carcinoma renale esistono esami ematochimici e strumentali. I primi iniziano con l'emocromo completo, la fosfatasi alcalina, LDL, creatina, transaminasi e azotemia; a questi seguiranno una TC (tomografia computerizzata) dell'addome, pelvi e torace per evidenziare la diffusione di tumori; RMN per evidenziare quanto è interessata la vena renale; PET per la previsione di metastasi future; scintigrafia in caso di chirurgia conservativa (asportazione del tumore salvando il rene); scintigrafia ossea (vedrà se sono presenti metastasi che lo coinvolgono) e urografia per valutare il rene controlaterale in caso di asportazione parziale o totale.
Prevenzione delle patologie tumorali
La prevenzione non ha linee guida perché ritenute costose dal SSN, quindi, il medico curante a conoscenza dei sintomi, richiederà l'ecografia addominale come screening per una diagnosi iniziale e a cui eventualmente seguiranno gli esami citati. Le statistiche rivelano che circa il 30% di queste patologie è correlato al fumo; prima causa di allergie e patologie respiratorie nei bambini e che ogni anno sono 3 milioni le vittime di questo vizio che accentua l'insorgenza di tumori ai polmoni.
Anche l'alcol avrebbe una forte compromissione nell'insorgenza dei tumori della mammella e sia negli uomini che nelle donne, di cancro al fegato e dell'intestino. Non si esclude dalle cause i fattori ambientali e/o lavorativi che incidono per il 4% e si raccomanda una dieta mediterranea ricca di verdure e di frutta, utili per la salute, come prevenzione e protezione dal rischio di innumerevoli malattie.