Come sempre ci si interroga sul futuro della tecnologia rivolta alla medicina e la strada che riuscirà a prendere indirizzandosi alle nuove scoperte. Combattere le vecchie ma sopratutto le 'nuove' patologie tumorali sembra diventato oggi di massima urgenza in quanto molte 'condizioni definite 'desocializzanti, riescono fortemente a soggiogare l'uomo se rientrano nella categoria di quelle classificate e che accertano la presenza di un cancro. Anche oggi e come ieri, chi sfortunatamente scopre di avere una patologia tumorale, continua a riversare le proprie speranze nella scienza e nella tecnologia innovativa, messa in atto per combattere e distruggere definitivamente questa malattia.

Nuove tecniche dalla Cina

Dopo la crioablazione annunciata dalla California e la termoablazione appena sperimentata con successo nell'Ospedale di Chioggia, ecco giungere un'altra notizia dalla Cina: questa nuova tecnologia, per combattere il cancro, prevede una nuova rivoluzionaria tecnica denominata Crispr-Cas9; questa tecnica è semplicemente conosciuta come il 'taglia e incolla' del Dna. L'esperimento portato a termine da un team cinese con a capo Lu You, oncologo dell'Università del Sichuan a Chengdu, utilizza cellule contenenti geni modificati e in seguito iniettati su pazienti affetti da cancro ai polmoni. L'intervento è stato eseguito in seguito al prelievo di cellule immunitarie del malato, sottoposte a particolari modifiche del DNA che gli hanno permesso di combattere in maniera più aggressiva le cellule del tumore.

Il sucesso di Crispr su alcuni tumori

Oltre alla Cina, anche gli Stati Uniti starebbe sperimentando la tecnica del "taglia e incolla" del DNA, per poter vincere la battaglia contro i tumori e scatenando un duello biomedico concorrenziale volto al miglioramento di un risultato finale più efficace. Gli Stati Uniti sarebbero però un gradino più indietro rispetto alla Cina e il programma, ancora nel range di approvazione da parte del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, potrebbe essere autorizzato sull'uomo solo nel 2017.

Il rallentamento degli studi statunitensi sarebbe dovuto non alla modifica di un gene, ma al trial specifico rivolto alle cellule del sistema immunitario, che permetterebbe di trattare non uno ma più casi tumorali. In questa competizione si aggiunge un' equipe dell'Università di Pechino che utilizzerebbe la Crispr-Cas9 per combattere il tumore al rene, alla vescica e alla prostata.