La sindrome da fatica cronica/encefalomielite è caratterizzata da fatica persistente e debilitante per almeno 6 mesi.

La ricerca suggerisce che si tratti di una condizione eterogenea che coinvolge i sistemi immunitario, gastrointestinale, neurologico e metabolico.

Sono stati condotti molti studi clinici negli ultimi 12 anni, per individuare la dieta e i nutraceutici adatti. I ricercatori della Griffith University, Gold Coast, Australia, ne hanno provato la validità.

Nell’ambito di 17 lavori pubblicati, alcuni hanno rivelato che la dieta e i nutraceutici sono in grado di diminuire in modo significativo la fatica fisica e/o mentale e di indurre Benessere fisiologico.

Ha mostrato efficacia, in particolare, un regime alimentare privo di glutine e lattosio, con somministrazione di NADH e Coenzima Q10, cioccolato fondente (ricco di polifenoli), acetilcarnina, propionilcarnitina, acido guanidinico e probiotici (Lattobacilli e Bifidobatteri vivi).

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Journal of Human Nutrition and Dietetics, nel giugno 2017.

Sindrome da fatica cronica

Di eziologia e patogenesi sconosciuta, e non essendoci al momento test diagnostici, si procede con la diagnosi ad esclusione.

I criteri di Fukuda asseriscono che i pazienti presentano fatica costante che non viene alleviata dal riposo e non è riconducibile a condizioni psichiatriche.

E’ caratterizzaata da 4 o più sintomi con frequenza continua, intermittente o di durata variabile: malessere post esercizio fisico, difficoltà nella memoria a breve termine o nella concentrazione, sonno non ristoratore, infiammazione alla gola e/o dolore alle giunture, mal di testa.

Molti pazienti raccontano di danni cognitivi e fisici che interferiscono con la vita di tutti i giorni; molti lamentano sintomi gastrointestinali (sazietà precoce, distensione addominale e/o dolore, nausea e vomito).

Osservazioni negli studi clinici

Negli studi esaminati i soggetti con sindrome da fatica cronica hanno presentato spesso morbo celiaco, gluten sensitivity non celiaca, allergia al grano, intolleranza al lattosio (ai derivati del latte) e sindrome del colon irritabile; per questo motivo interventi nutrizionali a base di diete bilanciate prive di glutine e lattosio sono risultati efficaci.

Molti supplementi nutrizionali (nutraceutici) sono stati utilizzati per superare la fatica e la disfunzione cognitiva.

I seguenti hanno auto esito positivo:

la combinazione di NADH (200 mg al giorno) e coenzima Q10 (ubiquinolo, antiossidante coinvolto nella produzione dell’energia cellulare, 20 mg al giorno), per 8 settimane, ha ridotto in modo significativo fatica fisica e mentale; un liquore a base di cioccolato, ricco di polifenoli (85% di cacao), 15 gr (circa ½ bicchierino) per 8 settimane, 3 volte al giorno, ha attenuato fatica, ansia e depressione; l’acetilcarnitina (2 gr al giorno) per 24 settimane ha agito su fatica mentale, mentre la propionilcarnitina su quella fisica e mentale; l’acido guanidinacetico (2.4 gr al giorno) per 3 mesi, su fatica mentale ma non fisica; i batteri probiotici (lactobacillus F19, acidophilus NCFB1748 e bifidobacterium lactis Bb12), per 4 settimane sulla funzione neurocognitiva, mediante azione antinfiammatoria e ripristino della barriera della mucosa intestinale.