L'Italia torna ad essere il paese della maratona. Dieci anni dopo Atene e il trionfo di Baldini, un altro atleta azzurro torna a vincere un titolo che conta, quello europeo. Daniele Meucci, 28enne pisano, ingegnere elettronico padre di due bambini, all'arrivo guarda il cielo, si fa il segno della croce e bacia l'asfalto di Zurigo, quello che gli ha permesso di vincere il titolo continentale della maratona in un tempo, che è anche il suo primato personale, di 2h 11' 08''. E' la terza medaglia per l'Italia agli Europei di atletica di Zurigo, il secondo oro dopo quello di Libiana Grenot nei 400 metri ( l'altra medaglia, argento, è stata vinta dalla vicecampionessa del mondo Valeria Straneo nella maratona).

Non era una maratona facile con un percorso ricco di salite e contro avversari di spessore, come ha dimostrato il polacco Mancin Chabowski che dopo 10 km. ha deciso di partire in solitaria incrementando il suo vantaggio tratto su tratto, arrivando a un vantaggio massimo di 1'10'' al 25esimo km, alle sue spalle il primo a muoversi è stato un altro polacco, Yared Shegumo; grazie anche alla presenza al suo fianco dell'esperto Ruggero Pertile, Meucci ha tenuto il passo e si è fatto trovare pronto per mettersi all'inseguimento di Chebowski. Moltiplica le forze, va d'istinto, i piedi del polacco si fanno intanto più pesanti, la rincorsa di Meucci si vede chiara, dopo 1h 47' 58''di corsa, prossimi al km 35 di gara, l'azzurro raggiunge e supera l'atleta polacco, da questo momento la cavalcata dell'ingegnere di Pisa, secondo lo scorso anno alla maratona di New York, è trionfale.

Argento a Shegumo, secondo in 2h 12' 00'', bronzo per il russo Aleksy Reunkov, in 2h 12' 25''. Al termine della gara Meucci non riesce a trattenere le lacrime, lui che non vanta molta esperienza nella più faticosa e difficile delle gare, è medaglia d'oro. " Non me lo aspettavo, ho attaccato al momento giusto, ma gli ultimi 10 minuti di gara sono stati un'agonia. Ho pensato a mia moglie ai bambini", e qui scoppia in lacrime, di commozione e gioia.