Nel primo giorno di riposo del Giro d'Italia, il mondo del ciclismo si interroga sul modo in cui Tadej Pogacar sta interpretando la corsa rosa. Dopo appena nove tappe, il fuoriclasse sloveno ha già in mano la vittoria, con tre tappe all'attivo e un vantaggio enorme in classifica generale. Quello che però ha impressionato in questa prima settimana di corsa è stata soprattutto la voglia di entrare in scena in modo decisivo praticamente in tutte le tappe, anche in quelle situazioni in cui non avrebbe avuto molto di concreto da guadagnare. L'ultimo esempio è stato nella tappa di ieri a Napoli, quando Pogacar ha dato una strattonata decisiva al gruppo per andare a raggiungere il fuggitivo Jhonatan Narvaez.
Intervenendo alla Gazzetta dello Sport, l'ex campione Beppe Saronni ha difeso questo atteggiamento un po' cannibalesco di Pogacar, sostenendo che i fenomeni del Ciclismo attuale hanno sovvertito le regole non scritte del gruppo. "Lasciare qualcosa anche agli altri appartiene al ciclismo del passato" ha dichiarato Saronni.
'Pogacar non si può imbrigliare'
Beppe Saronni ha accostato Pogacar a Merckx per il suo modo di fare, il voler rincorrere ogni traguardo senza pensare mai a risparmiarsi. "Avreste mai detto a Merckx di controllarsi?" si è chiesto l'ex campione. Saronni ha raccontato che una volta il ciclismo seguiva dei principi, dei modi di fare consolidati, che sono stati spazzati via da Pogacar e dagli altri campioni della sua generazione.
"Il passato non vale più" ha commentato l'ex campione del Mondo.
Saronni sostiene che Pogacar debba continuare a correre d'istinto. "Non si può imbrigliare" ha commentato il due volte vincitore del Giro d'Italia, spiegando che questo modo di correre piace alla gente e crea grande entusiasmo ed interesse. "Qualcuno che critica ci sarà sempre, ma non si può negare che chi è a casa o a bordo strada si diverta parecchio" ha continuato Saronni.
Infine, l'ex campione ha spiegato che il lavoro fatto ieri nel finale per aiutare il compagno velocista Juan Sebastian Molano, potrà rafforzare ancora di più il rapporto con i compagni di squadra. "Molano lo aiuterà con ancora più slancio" ha commentato Saronni.
'Voglio essere ricordato come una leggenda del ciclismo'
Dal canto suo, Tadej Pogacar ha raccontato di aver fatto quell'azione nel finale della tappa di ieri a Napoli, inutile per la sua corsa personale, per aiutare Molano e di non vedere nulla di sbagliato in questo.
"Siamo compagni e amici, lui nei giorni scorsi ha lavorato per me e volevo ricambiare" ha dichiarato nel dopo corsa, aggiungendo "Voglio essere ricordato come una leggenda del ciclismo".
Dopo l'odierna giornata di riposo, il Giro d'Italia ripartirà martedì 14 maggio con la decima tappa. Il percorso è di 142 chilometri, da Pompei a Bocca della Selva. L'arrivo è in cima ad una salita di 18 chilometri al 5.6%. Il via è previsto alle 13.15. La tappa sarà trasmessa in diretta sia in tv che online fin dalla partenza, su Rai Sport, Rai Play, Eurosport e Discovery Plus.