La notizia sarebbe davvero epocale: il Giro d’Italia pronto a sbarcare in Giappone! L’indiscrezione arriva dal Belgio, dal giornale Knack. Il Giro aprirebbe una nuova frontiera con la prima partenza non europea nella storia dei grandi giri. Un’avventura affascinante, ovviamente con una motivazione commerciale forte se non predominante, ma che si prospetta tutt’altro che semplice per motivi organizzativi e logistici.

Giro made in Japan

Il progetto portato allo scoperto da Knack parla di quattro giorni in Giappone, di cui uno con arrivo in salita sul Monte Fuji.

RCS Sport, società organizzatrice del Giro d’Italia, avrebbe sottoscritto un accordo preliminare con la città giapponese di Shizuoka. Nulla è ancora deciso, ma prima della fine dell’anno si potrebbe arrivare ad un accordo definitivo per assegnare la Grande Partenza del Giro d’Italia 2017 al Giappone. I risvolti commerciali dell’operazione si preannunciano impressionanti: si parla di un giro d’affari sui 35 milioni di euro, garantiti da grandi sponsor come la Subaru. RCS Sport esporterebbe così il Girod'Italianell’Estremo Oriente con una mossa di grande spessore che avrebbe un riscontro molto forte anche sulla commercializzazione dei diritti televisivi nei paesi asiatici.

Un doppio riposo per tornare in Italia

Chiaramente il progetto presenta molte opportunità ma anche tanti problemi. Sarebbe la prima volta di una partenza così lontana dall'Italia, con tutto quello che ne consegue. Per tornare nel nostro paesedopo le quattro tappe iniziali previstein Giappone sarebbero necessari due giorni di riposo consecutivi, non consentiti dal regolamento e per i quali servirebbe una delega della Federazione.

La lunghissima trasferta comporterebbe poi grosse spese e RCS Sport avrebbemesso in preventivo un maxirimborso alle squadre di circa mezzo milione di euro per ciascuna. Per questo da parte giapponese servirà un megainvestimento, con l’ingresso di nuovi e potenti sponsor nel progetto, per poter far fronte alle spese di un piano così imponente.