La Germania è stata la nazionale che più di qualunque altra è uscita con le ossa rotte dai Mondiali di ciclismo. I tedeschi erano arrivati in Qatar con tre stelle come Andrè Greipel, Marcel Kittel e John Degenkolb. Nessuno di loro è però riuscito a rimanere nel ventaglio decisivo propiziato dall’azione del Belgio. Greipel ha trovato il responsabile per questa clamorosa sconfitta: secondo il velocista della Lotto è stata la Federazione tedesca a sbagliare nel non essere stata chiara sulle gerarchie fin da molto prima del Mondiale.

Greipel e il comportamento della Federazione

I Mondiali di Ciclismo si erano messi male ancor prima di partire per i tedeschi. Con soli sei uomini al via per colpa dei pochi punti World Tour raggranellati in questa stagione, la Germania doveva allestire una formazione in grado di supportare i tanti big del suo movimento. Kittel e Greipel prima di tutto, ma anche Degenkolb pur reduce da una stagione difficile per l’incidente occorsogli a gennaio. Greipel ha dato segni di grande nervosismo prima della rassegna iridata, esternando più volte la propria contrarietà per l’atteggiamento della Federazione tedesca che non ha dato nessuna indicazione su chi sarebbe stato il leader. Greipel non è stato in grado di gestire a livello nervoso questa situazione che si è creata nella fase di avvicinamento ai Mondiali.

Secondo il campione della Lotto tutta la squadra ha risentito dell’atteggiamento della Federciclismo tedesca. “E’ stato ingiusto nei confronti miei e di Kittel” ha spiegato Greipel in un’intervista concessa al giornale belga Het Nieuwsblad “Hanno giocato psicologicamente con noi. L’anno scorso avevano detto chiaramente che il Mondiale di Richmond era per Degenkolb e quello in Qatar sarebbe stato per me.

Invece nelle corse di settembre ho perso un sacco di energie per cercare di dimostrare di essere il leader della nazionale. La Federazione è anche responsabile di alcuni scarsi risultati del mese di settembre”.

Il disastro del ciclismo tedesco

Greipel ha poi ricostruito i passi del fallimentare Mondiale tedesco. “E’ stato un disastro, per me, per la Federazione, per tutti” ha spiegato il campione della Lotto.

Greipel è riuscito a rimanere davanti quando il gruppo si è rotto in un primo momento. Quando però si è verificata la frattura decisiva sia lui che Kittel sono rimasti nel secondo ventaglio. Degenkolb si era invece infilato nel ventaglio buono, quello di Boonen e degli altri belgi, ma per un problema meccanico ha poi dovuto fermarsi ed è stato raggiunto dal gruppo di Greipel e Kittel. “Senza quel problema Degenkolb si sarebbe giocato il Mondiale” racconta Greipel “Poi abbiamo cercato di inseguire nei primi tre giri del circuito finale, ma a poco a poco le energie sono finite”. Greipel è stato l’unico dei tedeschi a finire la corsa, con un malinconico 42° posto.