Arrivano importanti novità per quanto concerne il pagamento di Imu e Tasi.Grazie a una recente esenzione, queste due tasse non vengono pagate sull'abitazione principale. Ma questo beneficio spetta non solo ai coniugi che hanno un unico immobile, ma anche a marito e moglie che abbiano due immobili differenti anche se in città diverse.

Le regole per non pagare

Come riporta il portale di informazione giuridica"la legge per tutti", i coniugi non pagano Imu e Tasi in particolar modo quando i due immobili si trovano in due Comuni differenti, ma soprattutto laddove uno dei due coniugi ha fissato nella città oltre alla residenza anche la propria dimora abituale.Questo è quanto chiarito dalla recente sentenza, la numero 605 del 2016, della commissione tributaria provinciale di Brescia.Una sentenza di notevole importanza, visto che i giudici tributari hanno chiarito meglio il concetto di “prima casa” necessario fino ad ora per non pagare Imu e Tasi.In questo modo i coniugi possono evitare di pagare queste due tasse quando gli immobili si trovino in due comuni differenti, in presenza della residenza anagrafica e della dimora abituale.

Ulteriori e necessarie precisazioni

La “condicio sine qua non” per non pagare queste due tasse è quindi il fatto che il coniuge non solo sposti la propria residenza, ma viva abitualmente nella città in cui possiede il secondo immobile.Qualora invece i due immobili siano situati nello stesso Comune, si potrà usufruire dell'esenzione di Imu e Tasi per uno solo.Questa sentenza di primo grado conferma l'orientamento dello stesso Ministero dell'Economia, che in passato aveva chiarito che la doppia esenzionefosse possibile solo a condizione che il coniuge oltre alla residenza avessespostato anche la propria dimora abituale. Dove per dimora abituale si intende il luogo dove una persona si trova, anche temporaneamente.Per restare sempre aggiornati sulle ultime novità in materia di fisco premi il tasto segui che trovi in alto a destra accanto al nome dell'autore dell'articolo.