Una nuova stangata sta per abbattersi sulle tasche degli italiani per quanto riguarda la spesa per i ticket sanitari. Con l’approvazione dei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), infatti, è stata messa in atto una riclassificazione delle prestazioni che, secondo una denuncia della Cgil, comporterà un maggiore spesa da parte delle fasce più deboli dei cittadini che si rivolgono alle strutture pubbliche.

Non si è fatta attendere la smentita del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che, appena uscita dalle polemiche del Fertility Day, si ritrova nuovamente al centro delle proteste per i tagli alla sanità denunciati dalla Cgil.

I nuovi Lea e le prestazioni che diventano a pagamento

Con il piano di riassetto dei nuovi Lea, i ministero ha, di fatto, tagliato di 60 milioni la spesa, introducendo il pagamento del ticket per una serie di prestazioni che, finora, erano esenti e che, dal gennaio 2017, diventano a pagamento.

In pratica, il risparmio scaturisce dallo spostamento di alcune prestazioni dal regime chirurgico di Day Surgery, per il quale non si paga il ticket, a quello ambulatoriale, per il quale si prevede il pagamento di un ticket. Lo spostamento è stato motivato in una relazione tecnica del ministero che ha definito tali prestazioni ‘ad alto rischio di appropriatezza’ se erogate in regime di Day Surgery.

Le prestazioni che diventano a pagamento vanno dal tunnel carpale, alla cataratta, alle operazioni in artroscopia, oltre che le ernie e i trattamenti di litotripsia dei calcoli renali.

Tutte patologie che, secondo la denuncia della Cgil, vedono coinvolta in gran parte la fascia anziana della popolazione. Da qui la protesta per l’ennesima operazione di tagli alla sanità fatta sulla pelle dei più deboli.

Lorenzin: ‘Nessun nuovo ticket’

La notizia diffusa dalla Cgil sulla presunta stangata sanitaria è stata subito smentita dallo stesso ministro Lorenzin che, in un’intervista all’Ansa, si è affrettata a dichiarare che non ci sarà nessun nuovo ticket.

La denuncia della Cgil, secondo la Lorenzin, è allarmistica e priva di fondamento, frutto di un’errata lettura dei dati forniti dal Ministero.

Secondo il ministro, infatti, con i nuovi Lea, attesi da 15 anni e da tempo sollecitati dagli stessi sindacati, vengono garantite nuove prestazioni gratuite, come quelle oncologiche per curare il tumore al cervello o per l’autismo, grazie allo stanziamento di 800 milioni di euro inserito nella legge di Stabilità 2016.

Questo il botta e risposta sui ticket tra Lorenzin e la Cgil. Basterà attendere qualche mese per capire chi ha ragione, anche se un sospetto ce l’abbiamo.