Dal primo gennaio 2018 circa 3 mila imprese manifatturiere potranno usufruire di uno sconto sulla bolletta energetica. E' il risultato della firma, lo scorso 21 dicembre 2017, da parte del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, del decreto ministeriale che autorizza ufficialmente le agevolazioni a favore delle imprese. Vediamo, quindi, come si è arrivati a questa importante decisione, quali sono le imprese che possono usufruire del bonus e come possono, in pratica, ottenere lo sconto.

L'iter di approvazione del decreto

Il decreto è stato predisposto e studiato attraverso una stretta collaborazione tra ministero dello Sviluppo Economico e Autorità per l'energia elettrica il gas e i servizi idrici.

Di conseguenza, ha ricevuto il parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari e della stessa Autority. Per questi motivi è stato possibile predisporlo e approvarlo in tempi estremamente contingentati, a ridosso della fine della legislatura e nonostante la preponderante sessione di bilancio. Ma cosa prevede, nella pratica, il nuovo decreto ministeriale? Vediamo.

Le nuove disposizioni ministeriali

Il decreto, che tiene conto anche delle indicazioni pervenute dalla Commissione Europea nel corso di oltre 3 anni di confronto serrato, prevede che l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e i servizi idrici predisponga e renda operativa la nuova struttura tariffaria dedicata ai clienti non domestici.

Lo scopo di questo riordino dei cosiddetti oneri di sistema a carico delle imprese, è quello di migliorare il loro grado di competitività, sopratutto a livello europeo, riducendo il differenziale dei costi energetici sostenuti dalle nostre imprese rispetto ai loro principali concorrenti europei.

Le nuove regole del ministero

Il decreto ministeriale prevede espressamente che le aziende i cui costi energetici sono almeno pari al 20% del Valore Aggiunto Lordo possono usufruire di una riduzione dello 0,5% degli oneri connessi al sostegno delle energie rinnovabili

Le imprese, invece, che non presentano questo rapporto percentuale mantengono le vecchie agevolazioni calcolate sul rapporto tra costi energetici e fatturato.

D'altra parte, anche in questo caso le percentuali sono state riviste per tener conto degli obiettivi di crescita. Infine, il decreto migliora il sostegno ad alcuni settori particolarmente esposti alla concorrenza internazionale come, ad esempio, quello della ceramica.