L'Interesse legale, quello, per intenderci, che viene applicato sulle bollette della luce, dell'acqua e del gas in caso di ritardato pagamento, secondo quanto comunicato dal ministero dell'Economia e delle Finanze, subirà un incremento a partire dal 1 gennaio 2018. Vediamo, quindi, di descrivere di quanto aumenterà e come questo influirà sui rapporti economici quotidiani delle famiglie italiane. Ricordiamo che il saggio di interesse legale è in vigore nel nostro Paese fin dal lontano 1942, anno in cui fu introdotto insieme all'attuale Codice Civile, e, nel corso del tempo, ha subito diverse modifiche allineandosi al periodo economico contingente.
La variazione comunicata dal ministero
Fino al 31 dicembre 2017 l'interesse legale in vigore è fissato nella percentuale dello 0,1%. A partire, come dicevamo, dal 1 gennaio 2018, il ministero dell'Economia e delle Finanze, con proprio decreto del 13 dicembre 2017 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n° 292 Serie Generale del 15 dicembre 2017, lo ha modificato incrementandolo e fissandolo allo 0,3%. Il tasso è, ovviamente, annuale. Ma anche se l'incremento annunciato è minimo, per una sorta di effetto domino genererà incrementi di spesa in diversi settori economici più che proporzionali.
Perché viene aumentato ora
Prima, però, di descrivere i principali effetti di questo ulteriore incremento cerchiamo di capire perché è stato effettuato proprio ora.
Diciamo subito che il ministero dell'Economia e delle Finanze procede ogni anno al calcolo dell'interesse legale da applicare nell'esercizio successivo. Ma, dato che negli ultimi anni abbiamo vissuto una situazione economica, a dir poco eccezionale, fatta di bassa inflazione e tassi di interesse addirittura negativi, non c'era la necessità di modificare il tasso di interesse legale.
Ora, invece, con l'inflazione programmata attesa in crescita addirittura dell'1,1% nel 2017, il ministero ha provveduto ad aggiornare il saggio di interesse. Vediamo, ora. come questo influirà sulle nostre tasche e, principalmente, in quali campi.
I riflessi sull'economia delle famiglie
Di fatto, l'interesse legale costituisce la base dalla quale si parte per calcolare l'importo dovuto in caso di ritardato pagamento sia che si tratti di bollette del gas dell'acqua o della luce.
Infatti, di solito, quando riceviamo una bolletta tra le varie comunicazioni che, normalmente, si trovano nelle pagine successive troviamo anche il tasso di mora applicato. Questo, di solito, è un multiplo del tasso legale. Di conseguenza, se questo è stato triplicato per il 2018 un eventuale ritardo sarà molto più oneroso.
E questo non riguarda solo i vari servizi di fornitura come luce, gas e telefono. Ma, trattandosi di un tasso legale, l'incremento verrà applicato anche sui ritardi di pagamento delle tasse e, quindi, nei rapporti tra contribuenti e Fisco. Ad esempio, dato che oggi scade il termine per saldare l'Imu e la Tasi chi dovesse pagare successivamente e dopo il 1 gennaio 2018, si vedrà applicare dall'agenzia delle entrate una mora dello 0,1% fino al 31 dicembre 2017 a cui andrà sommata la mora dello 0,3% annuale per ogni giorno di ritardo successivo al 31 dicembre. Quindi, il consiglio è di fare attenzione alle prossime scadenze.