Negli scorsi mesi si era molto discusso della fatturazione a 28 giorni che le varie compagnie telefoniche effettuavano verso i propri clienti. In questo modo il cliente pagava molto più del dovuto. L'AGcom aveva dunque sanzionato le varie compagnie telefoniche per il danno arrecato ed ha ordinato agli operatori di tornare ad applicare la normale regola delle 4 settimane standard.

Tim ritorna alla normale fatturazione

tim è la prima compagnia che torna ad attenersi al nuovo decreto che impone ai vari operatori di tornare alla fatturazione a 30 giorni.

Attraverso un comunicato ufficiale, la Tim ha dichiarato che a partire da aprile 2018 ritornerà alla normale fatturazione. L'aumento di entrate in denaro che tale 'trucchetto' dei 28 giorni apportava alle varie compagnie era dell'8,6%, ma a quanto pare tale somma rimarrà e sarà applicata su base annua.

L'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni aveva già manifestato il timore che, una volta effettuato questo cambiamento, le varie compagnie avrebbero comunque trovato il modo di mantenere il loro guadagno aumentando le tariffe telefoniche. I clienti naturalmente non sembrano per nulla essere soddisfatti di questi nuovi aumenti.

La sanzione AGcom

La Tim è stata la prima compagnia a riportare nella norma le tariffe telefoniche.

A seguire sicuramente arriveranno gli adeguamenti degli altri operatori, che devono avvenire entro e non oltre il 5 aprile 2018. Se Wind, Fastweb, Tre e Vodafone non si adegueranno alla norma, riceveranno delle salate multe. L'AGcom ha già sanzionato le varie compagnie telefoniche per 1,6 milioni, dopo l'approvazione della legge che non consente la fatturazione a 28 giorni.

Un'incognita riguarda il rimborso che spetta ai vari clienti vittime di questa situazione.

Sul web gira voce che ci sarà un indennizzo forfettario per i vari clienti che ammonta a 50 euro, più un euro per ogni giorno pagato alle compagnie telefoniche ma non dovuto. Staremo a vedere cosa accadrà nel corso di queste settimane e come si comporteranno Wind, Tre, Vodafone e Fastweb, i quali non hanno ancora dato alcuna comunicazione riguardo al cambio del periodo di durata delle offerte.

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