In questi giorni di festa che hanno annunciato l'arrivo del Natale molti bambini continuano a porre le loro speranze nel mito dell'uomo vestito di rosso e con la lunga barba bianca. Da anni la tradizione di tanti popoli della terra ha voluto dare in eredità ai propri nascituri questa mitica presenza, mai nessuno è certo l'abbia incontrato e solo chi ha l'ingenuità dell'innocenza continua a credere che esista. Il nome di Babbo Natale, o Santa Claus, deriverebbe dallo storico San Nicola Vescovo della città di Myra (Turchia), a cui le leggende attribuiscono il ritrovamento di cinque bambini morti,rapiti e uccisi da un oste, ai quali fece 'Dono' di riportarli in vita.

Tradizioni nei paesi del mondo

Alcune tradizioni danno 'regole' precise perl'avvento della vigilia di Natale: in quella olandese e spagnola si narra che i bambini debbano lasciare vicinoal caminetto i propri stivali riempiti di carote, paglia o zucchero al fine di sfamare le magiche renne; invece in quella statunitense viene lasciato un bicchiere di latte caldo e dei biscotti per Babbo Natale,chein cambio lascialoro doni e dolciumi. Ovviamente tutte queste tradizioni vogliono che per meritarsi i regali dall'uomo con la barba bianca vestito di rosso, i bambini faccianoi buoni tutto l'anno e per questo ricevano regali e qualche figurina di marzapane, mentre invece a quelli cattivi si lascia una fascina o del carbone.

Babbo Natale spiato

Oggi scopriamo che il mitico Babbo Natale è spiato da oltre 60 anni, prima dal Norad (North American Aerospace Defense Command) e attualmente dal Conad (Continental Air Defense Command ), unità dell'Aeronautica militare americana. Sembrerebbe così che tutti gli spostamenti delle renne di Babbo Natale e la consegna dei conseguenti doni siano tutt'ora monitorati.

Questa storia inizia nel 1955 a causa di una pubblicità che, dedicando il suo tema ai doni natalizi, aveva segnato un ipotetico numero di telefono per permettere ai bambini di mettersi in contatto con Babbo Natale e fare la scelta dei doni desiderati. E qui accadde il fatto che ha coinvolto l'aeronautica militare nel controllo 60ennale della consegna di questi doni, perché il numero che fu messo sul cartellone pubblicitario, per errore (o per 'furbizia' pubblicitaria), era lo stesso del comando per la difesa dello spazio aereo degli Stati Uniti d'America.

Il grande regalo ai bambini del mondo

A questo punto sorgeva il problema di come comportarsi verso la moltitudine di bambini che continuavano a chiamare il centro aerospaziale e fu lo stesso direttore del Centro di allora (Harry Shoup) che, trovando la soluzione a questo 'inconveniente', non permise la delusione di tanti piccoli sognatori. Ordinò così allo staff militare di rispondere a qualsiasi bambino che avesse chiamato quel numero dandogli l'aggiornamento continuo di dove in quel momento si sarebbe dovuto trovare Babbo Natale e da allora, con la comunicazione di queste informazioni, si è dato inizio inconsciamente a quella che ancora oggi è diventata una tradizione e che attualmente è disponibile sul sito web della difesa aerea americana.Auguri a tutti e Buon Natale!