Vittoria Brambilla per il suo impegno animalista risulta la più votata per il discutibilissimo premio Hitler di Federfauna. Dopo tre mesi di votazioni per il premio della confederazione sindacale che unisce le associazioni di allevatori, commercianti e detentori di animali (nota per l'estrema difesa della caccia), la più votata per il Premio Hitler risulta essere Vittoria Brambilla "la quale", scrive Federfauna "oltre ad essere nota come la principale promotrice della federazione degli animalisti e per le sue posizioni anti allevamento, anti pellicce, anti circo, anti palio, anti caccia, anti tutto, è anche candidata per il Pdl alla Camera in Emilia Romagna.

Dietro la Brambilla ci sarebbe Paolo Mocavero, il leader di Centopercentoanimalisti, Peter Singer, filosofo australiano tra i padri dell'animalismo moderno, e poi Fiorella Ceccacci Rubino, Gianluca Felicetti, il presidente della LAV, una delle più grandi associazioni per i diritti animali in Europa, Licia Colò e perfino Edoardo Stoppa. Le votazioni per l'assegnazione del premio Hitler si chiuderanno a novembre.

Vittoria Brambilla è quindi di gran lunga la più probabile vincitrice del Premio Hitler di Federfauna, quindi, almeno fino a ora. Il premio, come si legge sul sito di Federfauna, è stato istituito "per le personalità che si sono particolarmente distinte nell'animalismo, vista l'affinità, già evidenziata da diversi autori, tra posizioni tipiche degli animalisti e quelle dei nazisti, primo fra tutti il fuhrer".

Le ridicole e vergognose accuse mosse da Federfauna contro gli animalisti hanno fatto infuriare tutti.

Questo premio è riuscito a offendere praticamente chiunque per il paragone che rattrista la memoria di chi ha patito gli orrori del nazismo e di chi pacificamente si espone per i diritti degli animali. Le critiche mosse a Federfauna sono talmente ampie e arrivano da così tante direzioni che sarebbe impossibile renderne conto a breve. E purtroppo, a quanto pare, visto che nessuno si degna di intervenire, non resta che assistere a questa manifestazione di cattivo gusto incredibilmente offensiva.