L'Asteroide 1998 QE2 si avvicinerà maggiormente alla Terra alle ore 3 della notte del 31 maggio 2013, per poi proseguire la sua traiettoria nello spazio. Gli studiosi non hanno dubbi, non corriamo alcun pericolo ma avvertono sulle possibili cause che un eventuale contatto con il corpo celeste potrebbe causare sulla Terra.

Durante il suo passaggio QE2, corpo celeste scoperto dai ricercatori della Nasa, si avvicinerà fino a 5,8 milioni di chilometri dal suolo terrestre e, a causa del suo diametro di 1,4 chilometri, se dovesse impattarsi sul nostro pianeta, ne causerebbe una estinzione di massa, proprio come avvenne per l'estinzione dei dinosauri.

Le origini dell'asteroide, scoperto 15 anni fa, non sono ancora chiare e resteranno sconosciute solo per pochi anni. Allo studio della Nasa, infatti, c'è il perfezionamento dello studio degli asteroidi attraverso una sonda. Quest'ultima verrà lanciata nello spazio 2016 e avrà il compito di portare sulla Terra un campione di Bennu, un enorme asteroide del diametro di 500 metri. Secondo gli studiosi, seguendo la traettoria del corpo celeste, i possibili impatti con la Terra potrebbero verificarsi nel 2169 e nel 2199.

Come riportato su gaianews, la sonda raggiungerà l'asteroide Bennu soltanto nel 2018 e il suo ritorno è previsto nel 2023 con un campione del suolo roccioso del corpo celeste, che ricadrà sulla Terra all'interno di una speciale capsula.

Quali saranno i vantaggi di entrare in possesso di un "pezzo" di asteroide? I ricercatori credono che, grazie a questo studio, sarà possibile avere una risposta chiara sull'origine dell'intero sistema solare.