Allarme sulla pesca eccessiva perché danneggia le acque. L'organizzazione ambientalista Greenpeace mette sull'attenti politici e grandi aziende, per stabilire norme utili a garantire il benessere dei mari e chiede sicurezze affinché non si verificano stock ittici al collasso. La pesca eccessiva non reca danno soltanto agli oceani, ma anche ai piccoli pescatori e alle loro famiglie che non riescono più a sostenersi con il lavoro. A ribellarsi sono oltre venti Paesi di cinque continenti contro le operazioni svolte dai grandi pescherecci. Secondo attivisti e sostenitori dell'organizzazione ambientalista Greenpeace, senza i pesci non c'è neanche il futuro del pianeta.

Il declino portato dalla smisurata cattura dei pesci è stato urlato anche in Italia dalle marinerie toscane di Grosseto, Talamone e Santo Stefano. L'iniziativa ha toccato anche i lavoratori senegalesi, delle filippine, australiani e molti altri. Bisogna porre dei limiti alla pesca selvaggia.

Secondo alcune statistiche divulgate dall'organizzazione ambientale, oltre il 10 per cento delle popolazioni mondiali dipendono, per il proprio sostentamento, proprio dall'alimentazione fatta con la pesca. Per questo motivo, i piccoli pescatori sono in crisi. Inoltre, circa il 90 per cento degli stock ittici mondiali sono pienamente sfruttati, con il rischio di arrivare al collasso. Stabilire delle norme che regolamentano la pesca in mare potrebbe essere l'inizio di una soluzione che possa dare anche il tempo giusto di riproduzione.

Il vero problema, secondo Greenpeace, sono i mega pescherecci che sfruttano troppo le risorse marine senza porsi problemi sulle conseguenze.

I piccoli lavoratori del mare invece, hanno un basso impatto ambientale in quanto sanno misurarsi e chiaramente hanno mezzi che permettono una pesca contenuta. Si spera che questa protesta in atto e le urla di allarme possano risvegliare la politica e i ministri della pesca dell'Unione Europea per prendersi l'impegno di far rispettare determinate regole, garantendo quindi una pesca corretta per tutti.