Il 5 febbraio 2015 è stata celebrata la Giornata Mondiale contro lo spreco alimentare, che mira a prevenire lo spreco di cibo atraverso piani e campagne di sensibilizzazione da attuare a livello nazionale e mondiale. Fino ad oggi però ci sono stati pochi risultati e i dati provenienti da vari studi sulle produzioni e sui consumi sono allarmanti, senza contare poi che lo spreco di cibo arreca danni anche al clima in quanto il cibo non consumato emette Co2. Ed è proprio per questo motivo che il WWF si è messo in gioco visto che gli sprechi di cibo influiscono sul clima e quindi di conseguenza sulla biodiversità del nostro pianeta.

Ma quali sono questi dati così allarmanti che hanno spinto il WWF a impegnarsi in questa battaglia?

I primi dati li fornisce la FAO la quale segnala che nel 2013 il cibo che è stato prodotto e non mangiato deteriorandosi ha rilasciato ben 3,3 miliardi di tonnellate di Co2 e quindi il cibo sprecato si piazza al 3° posto a livello mondiale tra i principali emettitori di Co2. C'è poi da considerare l'acqua che si spreca per produrre questi cibi ed è stato stimato che l'acqua sprecata è pari a 250 km cubici, per rendere più chiaro il concetto, è come se ogni anno svuotassimo poco più di tutta l'acqua che si trova nel Lago Maggiore. Si è calcolato che il cibo che si spreca è pari al 30% di tutta la produzione agricola mondiale e in termini economici è come se ogni anno gettassimo 750 miliardi di dollari che tanto quanto il PIL della Svizzera.

Tutto questo porta a un impoverimento delle terre e delle risorse che col passare degli anni sarà sempre più marcato.

Quindi a questo punto il WWF ha deciso di intervenire, infatti lo vedremo come protagonista all'EXPO 2015 intento a portare all'attenzione di tutti l'alimentazione sostenibile. Allo stesso scopo ha stretto degli accordi con alcune delle più grandi aziende di distribuzione e food service come Auchan o Simply che hanno avviato campagne di sensibilizzazione verso i clienti e che si sono già impegnati al recupero dei prodotti con scadenze prossime.

Sulla cresta dell'onda il WWF ha sensibilizzato sul tema anche Ikea e Autogrill che hanno avviato programmi per lo smaltimento sostenibile dei rifiuti alimentari. Sembra che tutti siano pronti, quindi ora tocca anche a noi darci da fare e abbracciare la causa dell'anti-spreco.