Il modo di ricavare energia rinnovabile pulita e ecosostenibile sta diventando una sfida sempre più pressante per l'umanità, visto l'alto grado di inquinamento che ormai opprime il nostro Pianeta Terra, tra città con aria sempre più irrespirabile e sconvolgimenti climatici. E così si cerca di ricavarla un po' ovunque, oltre alle ormai classiche, seppur ancora poco sfruttate, vento, sole, mare ed energia geotermica. Se a proposito del sole vi abbiamo detto di una carta da parati particolare, così per la centrale che sfrutta l'energia del mare, in questa sede vi parliamo della possibilità di produrre energia elettrica da una toilette.

Come? Tramite urina. Vediamo in che modo.

Inventata a Bristol, dove è già funzionante

In realtà ad avanzare una simil idea erano già stati in precedenza Bill Gates e in occasione della Maker Faire 2012, proposte che non hanno trovato seguito, quasi come fossero una provocazione. E invece l'University of the West England di Bristol non solo l'ha ideata, ma la sta pure facendo usare al personale dipendente e agli studenti, posizionandole nei pressi del bar. La loro forma è come quella dei Wc di emergenza, impiegati ad esempio nei campi per i rifugiati, oppure nei cantieri per gli operai. Una sorta di bagni chimici per intenderci, utilizzati anche per gli eventi all'aperto.

Come avviene il processo di trasformazione in energia

Quando il soggetto si reca in bagno per urinare, il liquido biologico finisce in pile a combustibile microbiologiche (MFC), che poi la trasformano in corrente elettrica.

Esse funzionano, come spiegano orgogliosamente i suoi ideatori, usando microbi vivi che si nutrono di urina (il combustibile) per la propria crescita. Una reazione chimica del tutto naturale e per nulla inquinante.

I costi

Ma quanto costa tutto ciò? La singola pila microbiologica costa circa una sterlina (ossia 1,40 euro), mentre tutto il vespasiano nel complesso costa sulle seicento sterline (ovvero circa 830 euro).

Ma è una cifra irrisoria se si considera che dura per sempre e ci farà risparmiare ingenti somme nel tempo. Questa scoperta può essere utile anche in quei Paesi privi di corrente elettrica, come quelli africani o per dare elettricità ad eventi all'aperto. Ma gli usi possono essere anche ordinari, appunto per università, scuole e abitazioni. Provare, anzi, urinare, per credere.