Gli esperti meteorologi riportano nuovi aggiornamenti sulle previsioni del tempo relative all’inverno 2015-2016. Gli ultimi studi effettuati confermerebbero l’arrivo di freddo e neve sull’Italia già dal mese di dicembre. A condizionare la stagione invernale saranno i venti di Burian, che si faranno sentire in modo particolare per due o tre volte quest’anno. La tesi di mesi rigidi sembra dunque confermarsi, ma gli scienziati sottolineano come la prima parte sarà fredda, mentre in seguito avremo una condizione climatica più mite. Sono queste le proiezioni riportate dal portale ilmeteo.it.

Vediamo meglio nel dettaglio cosa ci aspetterà e che tempo farà quest’anno.

Previsioni del tempo inverno 2016, ‘brividi’ nella prima parte di stagione

L’inverno quest’anno avrà una partenza con il botto, dato che i meteorologi prevedono freddo e neve a dicembre per via di Burian che arriverà dalla Siberia. Le prime due decadi del mese che verrà avremo blocchi atlantici che andranno a favorire le irruzioni di aria gelida proveniente da nord-est. Durante questo lasso di tempo caleranno di molto le temperature, con i fiocchi di neve che cadranno anche a quote basse. La dorsale adriatica sarà quella maggiormente a rischio, specie quella centrale, ma non mancheranno episodi anche altrove. Successivamente, da Natale in poi, assisteremo ad un indebolimento della fase fredda, con l’ingresso di correnti più miti provenienti dall’Atlantico.

Il contrasto fra le due circolazioni, però, potrebbe portare nevicate al nord.

Come già accennato, avremo un periodo più ‘tranquillo’ in seguito, con l’inverno che ci concederà un po’ di pausa a gennaio e per una buona parte di febbraio. Qui avremo l’alta pressione che avrà il sopravvento sull’aria gelida proveniente dal nord Europa e dalla Russia ed andrà ad inserirsi sulle zone centrali del Vecchio Continente.

Questa fase di ‘non inverno’ porterà tempo stabile su gran parte dell’Italia, con qualche perturbazione che interesserà soltanto il versante medio-alto tirrenico, con le regioni meridionali che dovranno fare i conti con fasi di siccità prolungata. Le montagne alpine sui valichi di confine, invece, faranno il pieno di neve, con l’aria gelida che riuscirà a sfondare solamente in rari casi, portando temporanee infiltrazioni.

A partire dalla seconda metà di febbraio, e per il mese di marzo fino all’entrata in vigore della primavera 2016, assisteremo ad un rallentamento del vortice atlantico, che porterà ad un colpo di coda dell’inverno caratterizzato da impulsi freddi. In conclusione, possiamo dire che in parte hanno ragione coloro che sostengono la tesi di El Niño, che prevede una stagione da record con neve abbondante, ed in parte anche i modelli ECMWF, i quali dicono che l’inverno sarà caldo e con temperature fino a 2° C più elevate, proprio come sembrerebbe profilarsi nella parte centrale.