Ieri, 25 aprile 2016, ci siamo lasciati con l'ultima ondata fredda della stagione e con nevicate che hanno interessato molte zone delle Alpi e dell'Appennino meridionale. Le previsionimeteo di ierilasciavano presagire un lento ma inesorabile miglioramento delle condizioni climatiche, invece, a distanza di sole 24 ore, gli scenari modellistici cominciano ad intravedere interessanti possibilità di un ulteriore cambiamento nel medio termine.

Meteo imprevedibile, tornerà la neve sull'Appennino meridionale?

Le ultime elaborazioni del modello previsionale GFS, centro di calcolo americano, cominciano ad allinearsi alle tendenze meteorologiche del modello inglese ECMWF.

Dopo l'irruzione di aria fredda dei giorni scorsi, che sarà sostituita da un periodo di transizione caratterizzato da tempo variabile, con alternanza di sole e pioggia, la situazione dovrebbe virare verso un nuovo colpo di scena. L'anticiclone delle Azzorre, infatti, difficilmente riuscirà a posizionare i suoi massimi pressori sul centro del continente europeo, e i disturbi del vortice polare potrebbero favorire varie ondulazioni cicloniche.

Tali ondulazioni, causate dal lieve innalzamento della figura barica di alta pressione, saranno in grado di portare condizioni di cielo perturbato con drastico calo delle temperature. Ma quali sono i possibili scenari che si aprono all'orizzonte? E soprattutto, quanta affidabilità avranno le previsioni a lungo termine?

In questo preciso istante, dobbiamo ovviamente tener conto delle oltre 144 ore che ci separano dall'evento, e quindi dobbiamo considerare la previsione come una linea di tendenza e non come una certezza. Tuttavia, qualora le condizioni meteo climatiche dovessero esser confermate, si potrebbe verificare un ulteriore calo delle temperature con venti freschi e nevicate in alta montagna.

Neve a maggio sulle montagne dell'Appennino? Quali possibilità?

Ma quali saranno le effettive condizioni meteorologiche che si presenteranno soprattutto sull'Appennino meridionale? Parliamo ovviamente del centro sud, perchédalle elaborazioni attuali, la zona maggiormente colpita sarebbe quella che dall'Abruzzo scende fino alla Basilicata.

Ebbene, l'eventualità di un ingresso freddo con temperature comprese tra gli 0° e +1° a 1.440 m, con precipitazioni intense, potrebbe portarenevicate fin sopra i 1.250 metri di quota. La situazione potrebbe tuttavia risultare ancora più interessante, in quanto, in mesi che tendono all'estate, i fenomeni risultano più estremizzati, e la maggior intensità delle precipitazioni potrebbe favorire la discesa della quota neve. Torneranno quindi bianche anche le località sciistiche che ieri hanno rivisto la neve? Con molta probabilità sì. Ma questo potremo certificarlo con previsioni meteo nel breve termine.