Cosa succede alla Terra quando trema? Quali sono le eventuali conseguenze di forti terremotiche si susseguono a breve distanza di tempo? Dopo le recenti scosse che hanno interessato il nostro Paese, gli esperti scendono in campo per spiegare cosa è successo e la possibile evoluzione futura.
Lo scontro tra continenti
Alcuni studiosi hanno paragonato i continenti alle macchine da scontro di una giostra: può succedere che queste si scontrino ogni tanto mentre scivolano sulla pista, che metaforicamente è l'astenosfera. I continenti e le montagne sono sorti proprio in seguito alle continue collisioni e moti che si ripetono nel tempo.
Gli studiosi di sismologia ritengono che i continenti si stiano allontanando l'uno dall'altro in maniera irreversibile e, di conseguenza, sembra piuttosto agevole intuire lo scenario per i prossimi 250 milioni di anni.
L'Italia potrebbe non esistere più, schiacciata tra Asia e America. Non è affatto escluso che, a causa di questi movimenti perpetui, possa sorgere un nuovo continente, dato dall'unione tra l'area asiatica e quella americana. Il nostro Paese, quindi, sembra destinato a scomparire del tutto, e di esso dovrebbe restare soltanto qualche traccia che andrà a sedimentarsi da qualche parte. Fra 300 milioni di anni, inoltre, si assisterà ad una nuova frammentazione, e il ciclo si ripeterà fino a quando il Sole non perderà la sua energia e disintegrerà i continenti.
Le conseguenze dei terremoti
I terremoti danno luogo all'interazione tra placche, agevolando l'allontanamento e l'avvicinamento dei continenti: tecnicamente si parla di "tettonica a zolle". Nei prossimi mille anni, l'Italia cambierà il suo aspetto morfologico e anche la sua attuale posizione. I sismi di questi ultimi anni hanno confermato che la zona est della penisola si sta spostando velocemente verso la costa balcanica, e si prevede che in un futuro piuttosto lontano, anche il Mar Adriatico possa scomparire del tutto.
Intanto le scosse sismiche nel Centro Italia continuano, e vengono percepite nettamente anche in altre zone della penisola, da Nord a Sud. Secondo i sismologi potrebbero ripetersi altri fenomeni anche di intensità maggiore, a causa della forte energia sprigionatasi.