KIC 8462852 è una stella situata nella costellazione del Cigno, distante 1 480 anni luce dalla Terra.Detta anche Tabby's Star, dal nome della sua scopritrice, l' Astronoma Tabheta Boyajian, è monitorata da quattro anni dal telescopio della Nasa Kepler.

Nota per le sue anomalie luminose già dalla fine del XIX secolo, negli ultimi tempi ha presentato un incremento delle insolite instabilità, non del tutto compatibili con una massa orbitante come quella di un pianeta.Le tante ipotesi suggerite non hanno ancora svelato il mistero delle sue fluttuazioni luminose e Kepler ha rilevato una diminuzione della luminosità del 20%.

Gli ultimi studi condotti da Josh Simon, del Carneige Institution for Science, e da Ben Montet, del California Institute of Technology, hanno evidenziato che la stella si sta indebolendo sempre più e che le fluttuazioni temporanee della luce potrebbero derivare dall'azione schermante di polvere e detriti, frutto di collisioni di pianeti e comete.

Nessuna certezza, però, tutto rimane relegato nel campo delle possibilità.

Le stravaganti ipotesi sulla variazione di luminosità della KIC 8462852

Sembra ormai assodato che il decremento di luce della stella non sia dovuto al passaggio di un pianeta sconosciuto.Qualunque corpo celeste, infatti, per quanto grande, potrebbe bloccare solo l'1% della luce emessa dalla sua stella e la sua orbita sarebbe periodica.

L'Astronomo Jason Wright, della Penn State University, per spiegare ha avanzato una ipotesi alternativa, apparentemente azzardata quanto scientificamente valida:ad assorbire la luce della Tabby's Star potrebbe essere una struttura artificiale che si frappone tra essa e il telescopio Kepler.

Una struttura che ha la finalità di catturare la luce emessa dalla stella e utilizzarla per scopi energetici: una Sfera di Dyson.

La Sfera di Dyson

La Sfera di Dyson fu ipotizzata nel 1959 dal matematico britannico vivente, Freeman Dyson, assegnatario del Premio Templeton 2000.

Lo scienziato teorizzò che una società tecnologicamente avanzata potrebbe coprire con un guscio di materia la propria stella per poter assorbire al massimo l'energia liberata dall'astro.Questa evenienza consentirebbe l'intercettazione di tutte le lunghezze d'onda del visibile per convogliarle verso il suo interno, mentre tutta la radiazione inutilizzata verrebbe inviata all'esterno sotto forma di radiazione infrarossa.

L'esistenza di tale sistema alieno costruito intorno alla sua stella ne altererebbe la luce emessa, in quanto parte di essa sarebbe assorbita da satelliti artificiali orbitanti, capaci di assorbire l'energia per inviarla ad una stazione ricevente.

IL SETI alla ricerca di segnali alieni

Secondo le ultime rilevazioni di Kepler, la stella si è oscurata in maniera inspiegabile nel corso degli ultimi 4 anni, e questo ha spinto gli Astronomi ad intensificare le osservazioni per la ricerca di una spiegazione plausibile.

Per il momento gli scienziati hanno dichiarato che non sono in grado di offrire una spiegazione definitiva in grado di chiarire il problema della curva di luminosità.L'effetto potre bbe anche essere naturale e sconosciuto, sebbene non ci siano ad oggi meccanismi noti tali da portare una stella a perdere la sua brillantezza del 2,5% nel giro di pochi mesi.La stess a Boyajian è convinta "di dover guardare il problema da ogni angolazione possibile, per quanto pazza possa sembrare".Anche l'Astronomo e divulgatore scientifico Phil Plait ha ammesso che "l'ipotesi della Sfera di Dyson, per quanto sia incredibile, collima con ciò che si sta osservando".

Intanto il SETI,(il Programma di Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), ha puntato il Telescopio Array nella direzione dell'astro, alla ricerca di emissioni radio non naturali che potrebbero provenire da astronavi aliene.L'Osservatorio ottico Boquete di Panama è stato attivato per individuare impulsi laser.

Nonostante gli sforzi, tutti i risultati non hanno trovato conferma dell'esistenza di vita intelligente nei pressi della Tabby's Star.