La calma è la virtù dei forti, recita un proverbio, ed è quella che bisogna mantenere quando scoperte del genere vengono alla luce, soprattutto da parte di chi crede che non siamo soli nell'universo. Èpossibile che una civiltà aliena possa riuscire a schermare la sua stella per poterne usare l'energia a pieno regime? Èquello che ipotizza un team di scienziati internazionali, appartenenti a diverse università tra cui l'Instituto Max Planck di Fisica in Germania e l'Istituto di Tecnologia della California, che ha scoperto cambi drastici nell'emissione della luce della stella EPIC 204278916.

Le significative variazioni luminose non possono essere spiegate con teorie convenzionali astronomiche. Per quanto questo possa sembrare impossibile, la ricerca è stata pubblicata sul famoso e affidabile sito per pubblicazioni scientifiche arvix.org. La stella ha circa 11 milioni di anni di età, lo stesso diametro del nostro Sole, anche se solo metà della sua massa.

Le teorie su EPIC 204278916

"Abbiamo esaminato la curvatura della luce in maniera dettagliata e l'oscurarsi della stella è causato da un disco deformato o per il transito di oggetti con orbita circolare", è possibile leggere nell'articolo. EPIC 204278916 è stata osservata per 25 giorni, e si sono registrati cali di luminosità del 65% con incredibile regolarità.

Una spiegazione per gli scienziati potrebbe essere una grande struttura aliena costruita intorno alla stella, conosciuta come Sfera di Dyson, dal nome del fisico che per la prima volta ipotizzò la possibilità di assorbire energia da una stella. Questo tipo di scoperta non è nuova, anzi, incredibilmente simile a quella di KIC 8462852 dell'ottobre dello scorso anno, la quale non ha ancora una spiegazione scientifica.

C'è da dire però che data la relativa "giovinezza" della stella (non più di 11 milioni di anni) potrebbero esserci ammassi di detriti che la circondano, ma comunque gli scienziati prendono seriamente in considerazione anche il fatto che potrebbe trattarsi di una sfera di Dyson. EPIC 204278916 continuerà ad essere osservata anche nel 2017.