In seguito alle numerose scosse di Terremoto che scuotonoil centro Italia, il terreno si apre, fa paura. La tremenda spaccatura del Monte Vettore è un grave indizio, le ripercussioni nel Lazio e nella città di Roma raccontano che il sottosuolo è vivo. L'ultima scoperta in ordine di tempo è la fuoriuscita di fanghi argillosi nelle campagne di Fermo, più precisamente a Santa Vittoria in Matenano. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Ascoli Piceno e gli esperti del corpo Nucleare Biologico Chimico Radiologico, con speciali protezioni e maschere antigas per verificare che non vi sia tossicità nei fanghi espulsi dai vulcanelli.

Cosa sono i "vulcanelli"

Un vulcano di fango o vulcanello è una piccola collina che erutta argilla rammollita nell'acqua, ma anche gas metano e altri idrocarburi allo stato liquido o gassoso. Queste colline sono il frutto di un raro fenomeno geologico definito vulcanesimo sedimentario non legato a una qualche attività vulcanica secondaria ma alla presenza di terreni argillosi poco consistenti. Nel caso specifico di Fermo, i processi tettonici in atto fanno aumentare la pressione fino a provocare la fuoriuscita di materiale sepolto non consolidato dando origine a vere e proprie fontane di fango. Alcune ipotesi alludono ai trivellamenti effettuati anni addietro per verificare la presenza di petrolio, ma non trovano conferme.

I controlli sul Colli Albani

L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) non lascia nulla al caso dopo la lunga serie di scosse che sconvolge l'intera zona dall'agosto scorso. Gli occhi sono puntati al vistoso sollevamento del sottosuolo, segnale di probabile attività magmatica a diversi chilometri di profondità.

Un recente studio di questo vulcano cerca di combinare i dati raccolti per ricostruire la storia delle eruzioni negli ultimi 600mila anni. Il riscontro conferma una certa ciclicità, ora si tratta di collegare l'attuale e continua deformazione del terreno ad un eventuale accumulo di magma che spinge la crosta terrestre.