La pasta si sa, è il cibo italiano per eccellenza e porta con sé una tradizione millenaria: quella del buon grano italiano. Da oggi, per favorire la trasparenza del prodotto, tutti i produttori di pasta dovranno scrivere sulla confezione, la provenienza del grano.

Il nuovo decreto

Arriva da Bruxelles il nuovo decreto che obbliga i produttori di pasta ad inserire la provenienza del prodotto. Potremmo finalmente avere trasparenza e chiarezza in merito all'origine del grano duro e sicuri di acquistare un vero e proprio Made in Italy.

Secondo la Coldiretti, otto italiani su dieci avevano già fatto richiesta di trasparenza in merito alla pasta per poter finalmente porre fine al prodotto straniero spacciato per italiano, visto che fino ad ora si poteva omettere la provenienza del grano e dichiarare solamente lo stabilimento di produzione.

Badate bene che la questione è differente e di facile inganno poiché un produttore di pasta poteva scrivere sulla confezione Made in Italy anche se il grano non era totalmente italiano visto che, la produzione veniva fatta in Italia.

La trasparenza, come spiega Coldiretti, è importante per il consumatore anche perché nel nostro paese possiamo avere certezza che il grano coltivato abbia molti meno pesticidi e prodotti chimici e quindi, un prodotto di maggiore qualità.

Dove viene coltivato il grano

Secondo la Coldiretti, l'Italia è il paese con la maggiore coltivazione di grano duro, ben 4,9 milioni di tonnellate destinate poi alla produzione della pasta. Le zone di maggiore coltivazione sono quelle del sud Italia come Puglia e Sicilia.

Da non sottovalutare sarebbe l'ingresso nel nostro paese del grano estero, ben 2,3 milioni di tonnellate, che da oggi dovrà essere reso noto ai consumatori.

Maria Letizia Gardoni, Presidente dei giovani agricoltori di Coldiretti, ha dichiarato che "L'etichettatura d'origine del grano utilizzata per la pasta non solo permetterà ai consumatori di compiere scelte consapevoli, ma premierà il lavoro di tanti giovani agricoltori che hanno deciso di investire il proprio futuro in questa filiera".