Lo scorso 14 dicembre, il Parlamento Europeo ha compiuto un importante passo in avanti per quanto riguarda la qualità dell'aria del Vecchio Continente, approvando una direttiva che si propone di fissare in maniera rigorosa i limiti delle cinque principali sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera (anidride solforosa, ammoniaca, composti organici volatili, ossidi di azoto e PM 2.5).

Gli obiettivi da raggiungere:

L' ambizioso obiettivo di questo provvedimento, entrato in vigore il 31 dicembre 2016, sarà quello di ridurre della metà il numero di malati e di decessi dovuti all'Inquinamento atmosferico entro il 2030.

Si tratta di ben 450.000 morti all'anno in Europa, un numero dieci volte superiore a quello fatto registrare dai decessi per incidente stradale. Un problema che ci riguarda molto da vicino in quanto quasi una morte su cinque si verifica nel nostro paese (84.400 annue in totale).

Aria pulita per l'Europa:

La nuova direttiva europea è il fulcro su cui si base il programma Aria pulita per l'Europa, voluto fortemente da quella parte dell'opinione pubblica molto sensibile alla qualità dell'aria che respiriamo e consapevole dei rischi a cui siamo esposti, specialmente nella stagione invernale, quando sono frequenti i periodi di alta pressione che favoriscono il ristagno delle sostanze velenose nei bassi strati dell'atmosfera.

Come fare?

Spetta ora ai governi nazionali rendere questo provvedimento operativo, ratificandolo nei rispettivi emendamenti entro il 2018 e presentando dei programmi atti a garantire l'effettiva riduzione dei principali inquinanti entro la fine del prossimo decennio. Per far ciò la politica dovrà coordinare i vari settori responsabili di queste emissioni quali l'agricoltura, l'energia e i trasporti.

Il settore agricolo, in particolare, sarà quello a cui verrà richiesto uno sforzo maggiore: basti pensare che la quasi totalità dell'ammoniaca presente attualmente nell'aria è dovuta agli escrementi prodotti dagli allevamenti di animali e all'utilizzo di fertilizzanti chimici nei terreni agricoli.