È tutto confermato. Le ultime rilevazioni meteo relative al Salento nella giornata dell'Epifania riportano nei bollettini, addirittura, allerta neve. In sintesi, passeremo da una situazione di instabilità, nella giornata di mercoledì 4, con deboli piogge e temperature che oscilleranno tra 3° la minima e 10° la massima, ad una fase interlocutoria di tempo con brevi schiarite, nella giornata di giovedì 5 gennaio, con un abbassamento nei valori termici fino a 0°, nel corso della nottata.

L'assenza di venti, o al massimo moderati, provenienti da Nord, Nord-Ovest, nella giornata dell'Epifania, porterà, per l'intera giornata precipitazioni nevose.

La temperatura minima scenderà sotto lo zero e la massima raggiungerà i 2° C. Gli esperti prevedono a Lecce e comuni limitrofi, almeno 7 cm di neve.

Questo il quadro delle previsioni aggiornato alle ore 11 del 4/1/2017. Quali sono le località che saranno maggiormente interessate dai fenomeni nevosi? Soprattutto, le località vicine alla fascia adriatica, i comuni di Melendugno, Carpignano, Vernole, Martano, ma anche le località marine di Otranto, Gallipoli e Santa Maria di Leuca ed i grossi centri come Nardò e Maglie. Insomma, per la gioia di tutti i bambini il Salento sarà ammantato di neve, fenomeno molto raro da vedersi.

Nel 1979 furono registrati -12° a Galatina

Storicamente, il Salento, nel mese di gennaio, ebbe la più abbondante nevicata, con temperature molto rigide, nel 1979.

Nei primi giorni di quell'anno caddero complessivamente 22 cm di neve e, addirittura, nel comune di Galatina fu registrata la temperatura record di -12° C, mai più superati da allora. La nevicata più copiosa, degli ultimi 50 anni, si ebbe trent'anni fa, esattamente nel marzo 1987, dal 4 all'11, e caddero, in tutto, 30 cm di neve.

Sarà, insomma, una festa dell'Epifania molto insolita per tutto il Salento e apprestiamoci a vivere una giornata da passare rigorosamente davanti al caminetto. La speranza è che alla grande gioia dei bambini non si contrapponga la disperazione dei nostri agricoltori, per i danni che purtroppo le copiose nevicate producono alle nostre colture.