Da qualche anno, l’attenzione all’Ambiente è diventata più accentuata. Se fino alla prima metà degli anni 2000 si parlava solo di allarmi futuristici, ora ci si è resi conto, tragedia dopo tragedia, che gli stravolgimenti climatici sono già in atto. Il trattato di Kyoto fu un primo passo da parte dei Paesi industrializzati, ma rimase solo lettera morta. Mentre l’accordo di Parigi del 2015, Cop21, sembra finalmente aver portato ad una svolta. Comunque, gli ambientalisti proseguono con i loro studi, sperando che abbiano un effetto memento nei confronti dei potenti e di tutti noi.

Una nuova ricerca, realizzata da Fabrizio Antonioli - direttore di ricerca al Laboratorio Modellistica Climatica e Impatti dell’Enea - e pubblicata su Quaternary Science Reviews e la versione italiana della rivista autorevole National Geographic, lancia un nuovo allarme Clima. Questa volta però evidenziando il rischio sommersione per altre città fino ad ora non prese in considerazione. Ecco quali ed entro quanto tempo.

Allarme clima: il costante innalzamento del mare

Lo studio è partito dal dato che il livello medio del mare è cresciuto di circa 15 cm dal 1700 ai giorni nostri. Anche se l’accelerazione maggiore si è avuta il secolo scorso. Nei prossimi decenni, anche se riuscissimo a ridurre le emissioni di CO2 nell’aria, i livelli dei mari crescerebbero comunque di almeno mezzo metro.

E ciò mette a rischio oltre un miliardo di persone che nel mondo vive a ridosso delle coste. Non a caso, già sono in atto emigrazioni dovute agli stravolgimenti climatici. Giacché alcune zone sono ormai sommerse o comunque spesso oggetto di inondazioni. Si pensi soprattutto al Sud-Est asiatico.

Da Rovigo a Taranto passando per Oristano: quali città rischiano di finire sommerse entro il 2100

Quanto all’Italia, lo studio ha preso in considerazione quattro aree: le regioni adriatiche settentrionali, i golfi di Taranto, Oristano e Cagliari. Zone maggiormente oggetto di erosione costiera. La ricerca ha sottolineato come le regioni adriatiche settentrionali potrebbero subire un innalzamento del mare di 101 centimetri.

Quanto alle città, quelle che rischiano di più, oltre alla già nota Venezia, sono Aquileia Adria, Ravenna e Rovigo. Ma le inondazioni potrebbero giungere fino a dieci chilometri da Ferrara. A rischiare grosso poi è anche Cagliari, dove si parla di un innalzamento del mare pari a 96 cm. Che si abbassa di un solo centimetro a Oristano e, di quattro, 92, per quanto concerne il Golfo di Taranto.

Parliamo comunque del 2100. Dunque di un’ottantina di anni. Un lasso di tempo che ci sembra lontano, ma che in fondo, non lo è mica tanto. Soprattutto se si guarda a quanto occorre fare affinché tutto ciò non si realizzi.