Dal 9 al 10 aprile 2017, a Roma, si è svolto il G7 Energia: l'incontro fra i ministri competenti di Canada, Francia, Germania, italia, Giappone, Regno Unito, USA e commissione UE in materia di sicurezza energetica. Lo scopo era quello di analizzare la questione in relazione alla sostenibilità e alla crescita economica globale. Tuttavia, l'incontro si è concluso senza la firma di una dichiarazione congiunta.
Questo perché Donald Trump, presidente degli USA, ha deciso di rivedere le politiche climatiche degli Stati Uniti. Potrebbe dunque decidere di non ratificare, l'accordo di Parigi sul clima (stipulato nel 2015, con l'obiettivo di diminuire le emissioni di gas a effetto serra, potrebbe entrare in vigore nel 2020).
La società di consulenza sostenibile per le imprese e fornitore di servizi LifeGate rilancia pertanto un appello alla responsabilità e all'impegno dei cittadini, visto che le politiche internazionali sono insicure.
LifeGate ha stilato una classifica degli atteggiamenti green più diffusi in Italia, riordinandoli per efficacia. Detta classifica è frutto del 3° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzato da LifeGate in collaborazione con l'istituto Eumetra Monterosa. I risultati raccolti dall'Osservatorio sono stati presentati a Milano il 30 marzo 2017.
Italiani e sviluppo sostenibile
L'indagine dell'Osservatorio si è articolata in quattro campi: livello di conoscenza; atteggiamento; comportamenti di consumo; comportamenti di acquisto.
Lo studio è stato condotto su un campione di 1000 individui, è stata adottata la somministrazione di un questionario tramite metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interview). Il questionario era stato elaborato da LifeGate ed Eumetra Monterosa.
Ne è emerso che il 27% del campione conosceva bene il significato di "sostenibilità"; il 35% si è fermato a una conoscenza sufficiente, mentre il 38% ha dimostrato poca familiarità col tema.
La padronanza del vocabolario è stata dimostrata soprattutto da uomini fra i 18 e i 44 anni, con un titolo di studio medio-superiore o una laurea, esercitanti libere professioni e residenti in grandi città.
Il 29% dei consultati si sono dimostrati "appassionati" al tema della sostenibilità, il 30% "interessati" e il 41% "disinteressati".
Gli "appassionati" erano soprattutto donne fra i 18 e i 34 anni, diplomate o laureate, residenti in grandi città. Gli "interessati" erano perlopiù uomini fra i 35 e i 54 anni, viventi in centri medi. Ai "disinteressati", appartenevano in prevalenza gli over 55, con istruzione medio-bassa, pensionati e abitanti di centri di medie dimensioni.
Come rispettare la natura: la classifica di LifeGate
Cosa significa, però, essere "sostenibili" nella vita pratica di ogni giorno? LifeGate ha stilato, come dicevamo, una classifica degli atteggiamenti più ecologici praticati dagli italiani. Il metro di valutazione è la riduzione delle emissioni annue di anidride carbonica. Al quinto posto, per efficacia, troviamo la scelta di cibo biologico; al quarto, la scelta della bicicletta per recarsi al lavoro.
Sul podio, al terzo posto, c'è la guida di un'auto ecologica, al posto di una a benzina o a diesel. Al secondo, troviamo la dieta vegetariana. Il primo posto, però -per restare in tema- spetta alla scelta di fonti di energia sostenibile per la propria casa. Questo permette, infatti, di ridurre l'impiego di energia prodotta da centrali termoelettriche (che bruciano combustibili fossili).