Si è appena conclusa, con menzione di stima per l’Italia, l’undicesima edizione del “Petersberg Climate Dialogue”. Importante iniziativa, promossa e presieduta dal ministero dell’Ambiente tedesco, quest’anno ha visto coinvolti i ministri dell’ambiente di 30 paesi ha definito le basi per una ripresa post emergenza sanitaria e le strategie di sostenibilità ambientale da implementare a sostegno della ripresa stessa.

La crisi in corso è di portata globale e porterà con sé importanti conseguenze. Per fare in modo che queste sostengano la ripresa del paese, l’Italia pensa a un futuro green e sostenibile.

Questo il senso dell’apprezzato intervento del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Abbiamo l'opportunità di rivedere il nostro modo di produrre, consumare e commerciare - ha affermato Costa -. Studi qualificati mostrano come la trasformazione energetica possa accompagnare crescita e occupazione". Costa ha portato come esempio i tanti interventi che stanno rendendo Milano un modello di transizione verso la sostenibilità.

L'Italia sembrerebbe avere trovato, nell'emergenza sanitaria in corso, un importante motore di rinnovamento e coesione sociale da cui ripartire anche per un rilancio economico. È questo quanto è stato riportato nel report del 13 Marzo 2020 di Standard Ethics, società indipendente di rating di sostenibilità ambientale e sociale.

La società, proprio durante l'emergenza, ha migliorato il tasso di sostenibilità dell'Italia portandolo da negativo a stabile, evidenziando come il nostro Paese abbia rivalutato la solidarietà a fronte di decenni di torpore e riduzione delle attività solidali.

La sfiducia ha rappresentato un importante deterrente per la crescita del nostro Paese

La sfiducia sociale è in grado di causare danni macroeconomici di portata rilevante, in quanto può trasformarsi in un detonatore della crisi economica [VIDEO]. Standard Ethics, osservatore di comprovata esperienza della sostenibilità ambientale e sociale con sede a Londra, ha reso noto che le oggettive difficoltà che hanno travolto l'Italia abbiano portato una ritrovata coesione sociale e anche inconscio ottimismo.

Si legge, infatti, nella presentazione dell'analisi "Negli ultimi dieci anni, l'Italia non è riuscita a realizzare importanti riforme ed ha premiato elettoralmente partiti populisti e antieuropei, aumentando la sua instabilità politica. Tuttavia, nell'emergenza sanitaria, ha ristabilito una notevole solidarietà e uno scopo unitario, ergendosi ad esempio a livello globale. È possibile che superando coraggiosamente questa difficile prova, una bella nazione come l'Italia ,riscoprirà il suo vigore e ottimismo".

L'emergenza sanitaria ha riunito gli italiani attorno a diffusi gesti di sostegno reciproco

Il motore che riscalda l'anima della popolazione italiana davanti a un’emergenza sanitaria senza precedenti è anche fatto di piccoli ma significativi gesti.

Come quello di molti singoli cittadini che regalano cibo a chi non può fare la spesa. O come quello di molti commercianti che, nonostante le attività siano chiuse al pubblico, partecipano ad aste cittadine a sostegno della pubblica assistenza. A queste e molte altre iniziative spesso individuali, che stanno riguardando tutta la penisola, si aggiungono iniziative che coinvolgono il mondo delle attività aziendali.

Sono molte le iniziative green che stanno ricevendo una nuova ed importante attenzione dalle attività economiche. La giornalista Roberta Pellegatta nel programma "il giardino segreto" di domenica 19 Aprile, ha offerto un'importante riflessione sulle opportunità di ripartenza che la centralità della sostenibilità ambientale.

Durante il programma, infatti, è stato intervistato il fondatore del progetto di oasi apistica Saving Bees, Matteo De Simone, come testimone di un movimento molto importante che sta riguardando il nostro Paese.

L'agronomo, preoccupato dal tasso globale di mortalità delle api e dalla consapevolezza che il 71% della nostra produzione alimentare dipende proprio dall'impollinazione delle api selvatiche e domestiche, ha acquistato un terreno agricolo che sta riportando allo stato naturale. In linea con le scelte di grandi città europee (come Londra, Oslo, Amsterdam) di aprire corridoi urbani apistici, Saving Bees si propone di rendere l'appezzamento agricolo uno spazio in cui le api possano ritrovare abbondanza di fiori, favorendo così l'impollinazione incrociata, base del successo riproduttivo e soprattutto della biodiversità.

Anche il mondo industriale sta abbracciando logiche più sostenibili

Anche a seguito dell'evidenza che la Natura sta riprendendo forza e centralità con la sospensione e riduzione di molte attività antropiche inquinanti, il fondatore di Saving Beees fa notare come siano in aumento le attività produttive che abbiano interesse a collaborare col progetto. La consapevolezza che uscire dalla mera logica del profitto per partecipare attivamente alla difesa dell'ambiente - e come conseguenza della vita umana - sta diventando sempre più importante nel nostro tessuto industriale. La filiera economica sta cominciando a dare sempre maggiore valore a tali iniziative. Sempre De Simone fa presente che alcune aziende inseriscono nei contratti coi propri clienti clausole commerciali che prevedono il devolversi di una parte di ricavato al suo progetto solidale.

De Simone per l'anno in corso ha in programma di trovare nuove partnership con realtà industriali interessate ad adottare arnie e sfruttare questo momento di grande angoscia ed incertezza per, di fatto, creare un'importante narrazione ci speranza e di futuro possibile, perché sostenibile.