Non c'è proprio pace per gli assicurati. Il Governo sceglie la strada dello stralcio e scontenta tutti. Far sparire dal Decreto Destinazione Italia l'articolo 8 sulle polizze RC Auto, non è servito a placare le proteste e nemmeno ai cittadini che oltre a continuare a essere vessati dalle compagnie assicurative, ora sono anche beffati dallo Stato.

Decreto Destinazione Italia, la beffa

La Commissione Giustizia della Camera aveva in un primo tempo cassato l'articolo 8 del Decreto Destinazione Italia, molto penalizzante per i cittadini italiani. Lo stesso tipo di censura era stata già opposta in precedenza dalla Commissione Finanze. La motivazione era che quelle norme parevano essere troppo penalizzanti per i cittadini e buona parte dei carrozzieri. E invece adesso, inopinatamente, il Ministero dello Sviluppo Economico decide che quelle norme vanno bene, e tenta di riproporle. Sembra uno scherzo, ma è così. Questo testimonia dello stato di confusione nel quale regnano le nostre istituzioni quando non si hanno le idee chiare sul da farsi, e non c'è una precisa strategia da seguire. Sembra che ogni pezzo dello Stato vada per conto suo, che una mano non sappia cosa faccia l'altra.

La soddisfazione di Simona Vicari

Nel frattempo la senatrice Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il Consiglio dei Ministri ha oggi approvato un disegno di legge che riprende il testo dell’articolo 8 del Destinazione Italia, soppresso ieri dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, nel quale erano inserite le norme di riforma della RC Auto, così come predisposte da Palazzo Chigi”.

Ha poi aggiunto: “Rimane il rammarico per l’occasione persa con la soppressione dell’articolo 8 che avrebbe consentito immediatamente ai cittadini di beneficiare di una riduzione dei costi delle tariffe”.

E ancora: “D’altro canto, non posso che essere soddisfatta dalla decisione del Consiglio dei Ministri che, da un lato, conferma il positivo lavoro svolto in questo mesi, e dall’altro ripropone in maniera forte e decisa la necessità di un intervento che riduca i costi delle tariffe assicurative. L’auspicio è che adesso si lavori celermente in questo senso, dando un segnale chiaro ai cittadini”.

Gli sconti a condizione

Nella norma cui fa riferimento la Vicari, sono previsti i seguenti sconti:

  • Uno sconto del 7% per l'applicazione della cosiddetta scatola nera, da applicarsi sulla media dei prezzi praticati dalla Regione di riferimento
  • Uno sconto che può essere del 5% o del 10% per i risarcimenti in forma specifica realizzati in carrozzerie convenzionate, cioè la riparazione diretta, senza passare per il rimborso pecuniario.
  • Uno sconto del 4% in caso di divieto di cessione del diritto a essere risarciti
  • Uno sconto del 7% sulle prestazioni sanitarie di medici e professionisti in genere che abbiano una convenzione con le assicurazioni.

Quest'ultima è una norma contestatissima, perché lesiva del diritto alla difesa degli assicurati in caso di lesioni o ferite varie.

Per ora comunque è ancora un disegno di legge, che speriamo comunque sia modificato al più presto in sede di approvazione alle Camere. L'impressione è che comunque a rimetterci, e come al solito, siano sempre automobilisti e motociclisti, che non hanno nessuna voce in capitolo quando si legifera su questa materia.