Tra benzina alle stelle (anche se nelle ultime settimane il prezzo è calato notevolmente), tassa di possesso, bollino blu, revisione, manutenzione ordinaria e quella straordinaria, e, soprattutto, assicurazione, l'automobile è tornata, come negli anni '30-'40 un bene di lusso. Troppi i costi annuali che costringono in molti ad avere auto vecchie o a circolare pure senza assicurazione. Quanto a quest'ultima però qualcosa finalmente si muove, per ovviare a una grave lacuna del nostro Paese; una delle tante: il prezzo esagerato delle tariffe, specie in alcune zone dell'Italia come Napoli ad esempio.
Dove ormai le compagnie usano a proprio piacimento, per aumentarle, la scusa che in città e in provincia si facciano brogli a loro discapito. La privatizzazione del settore dell'Rca è stata la più fallimentare. Ma torniamo alle nuove disposizioni che bollono in pentola.
In pratica ci saranno finalmente sconti di tariffe per gli assicurati virtuosi che sottopongano a ispezione preventiva il veicolo o installino le "scatole nere" su autovetture ma anche due ruote. Inoltre, la compagnia assicurativa potrà proporre all'assicurato il divieto di cessione del diritto di risarcimento con conseguente riduzione del premio. Molta più chiarezza contrattuale per quanto riguarda i bonus e i malus. Salta del tutto l'obbligo di proporre clausole contrattuali per l'assicurato che prevedano prestazioni di servizi medico-sanitari e che comportino riduzione del premio.
Ma c'è anche un altro testo all'esame che potrebbe portare notevoli novità. Su tutte, l'istituzione di una tariffa unica valida per tutta l'Italia. Ad esempio, all'automobilista virtuoso che non ha fatto incidenti negli ultimi 5 anni dovrà essere applicata la tariffa più bassa, indifferentemente dalla zona in cui risiede e da quale sia la sua classe tariffaria. Cosa dire, speriamo che tutto venga fatto in fretta e non diventi lettera morta come tante altre proposte e discussioni persesi nei meandri delle Camere. Eppure urgenti per i cittadini…