Le misure sull'Rc auto contenute nel Ddl concorrenza, con particolare riferimento al risarcimento in forma specifica, non contribuiranno a dare fiato all'economia ed anzi sono contro quella che deve essere la libera di scelta dei consumatori, nello specifico caso la libertà di scelta degli automobilisti. E' questa, in sintesi, la posizione che è stata espressa dai carrozzieri aderenti alla Confartigianato, alla Cna ed alla Casartigiani, nel corso di un'audizione che si è tenuta proprio in questi giorni presso la Camera dei Deputati con a tema proprio i contenuti del Disegno di legge sulla Concorrenza.

Secondo i carrozzieri le norme contenute nel Ddl sono limitative anche della libertà d'impresa in quanto di fatto il cosiddetto risarcimento in forma specifica diventa obbligatorio. Con la conseguenza che gli assicurati Rc auto per riparare la vettura a seguito di un sinistro saranno costretti a scegliere solo gli autoriparatori che sono convenzionati con le compagnie di assicurazione.

A pagare caro il prezzo del risarcimento Rc auto in forma specifica 'obbligatorio', sempre secondo Confartigianato, Cna e Casartigiani, sarebbero gli autoriparatori indipendenti, ovverosia quelli che non hanno stretto accordi con le compagnie di assicurazione. La richiesta delle tre Associazioni degli artigiani è di conseguenza quella di fare un passo indietro sul Ddl concorrenza eliminando le norme sull'Rc auto ed introducendo, invece, l'obbligo della tracciabilità di tutte le fasi relative alla riparazione dei veicoli al fine di garantire piena concorrenza su un mercato come quello delle autoriparazioni che dà complessivamente lavoro a ben 240 mila addetti.

Nelle scorse settimane non sono mancate le proteste da parte dei carrozzieri indipendenti che da tempo sono in mobilitazione contro le scelte del Governo. Già nello scorso mese di aprile del 2015 c'è stata infatti una manifestazione nazionale a Roma, presso il teatro Capranichetta, che è stata preceduta da tante agitazioni a livello locale.