Nel capoluogo pugliese, Bari, nelle scorse ore è scoppiato un vero e proprio caso, in quanto nell'ultima seduta del Senato accademico del 21 maggio scorso, il direttore generale dell'ateneo barese, Federico Gallo, avrebbe avanzato la proposta di far immatricolare nuovamente tutti gli studenti fuoricorso dell'ateneo in questione. Secondo le stime dell'Università, riportate anche stamane dall'edizione barese del quotidiano Repubblica, gli studenti che non avrebbero terminato in tempo gli studi sarebbero circa 12mila. Un numero che dalla direzione generale è considerato troppo alto.
Ma tale proposta ha generato il malcontento degli studenti e delle relative associazioni universitarie, una tra tutte Link, che giudica "vergognoso" quanto approvato dal Senato accademico.
L'Università: 'Gli esami già sostenuti saranno convalidati'
La direzione dell'ateneo barese ha ovviamente motivato la sua proposta, informando che facendo in questo modo si ridurrà drasticamente il numero dei fuoricorso. Inoltre, gli studenti non dovranno ricominciare tutto daccapo, ma gli esami che hanno già sostenuto saranno assolutamente convalidati. Il problema più preoccupante, sottolineano dalla direzione centrale dell'Università, riguarda chi è iscritto al terzo o quarto anno fuori corso: in questa fascia rientrerebbero circa ottomila studenti.
Portare a termine il piano di studi in due anni fuoricorso è considerata una situazione fisiologica, almeno così si apprende sempre da Repubblica. "La proposta che abbiamo formulato viene incontro agli studenti" , sottolinea Gallo, difatti l'iter studiato dalla direzione prevede anche che gli studenti risparmino sulle tasse, che ovviamente nel fuoricorso diventano onerose per molti studenti, specialmente per quelli a basso reddito.
L'associazione Link: 'Più fuori corso hai, meno fondi arrivano'
Come detto, l'associazione degli studenti Link, così come tanti studenti dell'ateneo barese, pensano che questa sia una mossa studiata di proposito per non perdere i fondi. Infatti, spiegano da Link Bari, "più fuoricorso hai, meno fondi arrivano", questo sulla base del Fondo di Finanziamento Ordinario, che premia appunto gli atenei che hanno meno iscritti fuoricorso.
Sulla sua pagina ufficiale Facebook, l'associazione studentesca sottolinea che "bisogna fare i conti con la realtà", in primis della struttura organizzativa di ogni corso di laurea. Sempre a detta di Link, i metodi didattici utilizzati sono lontani dagli studi più moderni. "E questa è colpa dei fuori corso o è colpa di questo sistema se il fuori corso si viene a creare?", sottolinea sempre link sulle sue pagine social. Della vicenda comunque adesso si occuperà una commissione creata ad hoc, e si spera che gli studenti e la direzione dell'ateneo possano cercare un punto di incontro.