Per prima cosa vediamo cos'è un medicinale equivalente o generico. Un farmaco si dice generico o equivalente quando contiene lo stesso principio attivo, nella stessa quantità  e presenta la stessa biodisponibilità del farmaco “di marca”  da cui è originato.  Considerando che, il principio attivo è la sostanza che “cura” la patologia da cui siamo affetti, e che per legge medicinali “firmati” e medicinali generici sono identici; le uniche differenze riguardano gli eccipienti in essi contenuti ed il prezzo di vendita. Gli eccipienti sono sostanze inerti, che quindi non interagiscono con il principio attivo e vengono utilizzati durante il processo produttivo del farmaco, pertanto possono differire tra un generico e l'altro a seconda del metodo utilizzato in fase di lavorazione.

Per bioequivalenza, s'intende la percentuale di principio attivo che viene assorbito dal sangue, anche detta biodisponibilità e, al contrario del principio attivo, non ha un valore assoluto perchè non è legato alla composizione del farmaco ma alla risposta del soggetto che lo assume. Ma perchè il prezzo è minore? Le aziende farmaceutiche detengono i diritti di monopolio sui brevetti dei medicinali da loro ideati e  prodotti per la durata di 20 anni, che decorrono dal momento in cui il brevetto viene depositato.

E' proprio la scadenza del brevetto che fa scendere velocemente il prezzo del farmaco. Le aziende produttrici dei farmaci generici, non avendo l'onere dello studio e della sperimentazione, hanno costi di produzione molto più bassi degli “originators” e quindi un prezzo è inferiore.

Facciamo un esempio: un antibiotico a base di amoxicillina in compresse usato per le malattie delle vie respiratorie, “di marca” costa 10,20€, il medicinale generico corrispondente costa 7,90€ circa il 20% in meno.

A questo punto volendo un ulteriore verifica della convenienza degli equivalenti, ho utilizzato un programma di simulazione trovato sul web (confronto tra i dati forniti da AIFA, FARMAINDUSTRIA e EQUIVALENTI.IT), ho composto due nuclei familiari di 4 persone (papà, mamma, figlio, figlia) ottenendo i seguenti risultati: Famiglia 1 affetti da semplici mali di stagione, cefalee o dolori acuti tipo mal di denti, emicranie ed allergiaspesa Originators 953,24€  Equivalenti 749,02€ per un risparmio di 204,22€ annui.

Famiglia 2 affetti da ipertensione, ulcera gastrica, osteoporosi, rischio trombotico,allergia, faringite e polmonitespesa Originators 1605,55 Equivalenti 1310,38 per un risparmio di 321,11€ annui.

I costi dei farmaci generici potrebbero diminuire ancora se aumentasse il volume delle  vendite che in Italia è estremamente basso, soprattutto se la confrontiamo col resto dell'Europa e degli USA.Secondo Farmindustria, in Italia, le confezioni di generici vendute sono circa il 15% del totale, l'Europa raggiunge il 55%.

Pensiamo che negl'altri paesi industrializzati la salute è meno importante che da noi?Assolutamente no! Il problema è che solo il nostro SSN rimborsa il 100% del costo dei medicinali e non da luogo quindi ad un regime concorrenziale nell'industria farmaceutica, inoltre la differenza di prezzo tra firmato e generico è un guadagno solo per la farmacia, visto che il rimborso dello Stato è lo stesso per entrambe le tipologie di farmaco.