Il boicottaggio dei test Invalsi è costato caro a quattordici studenti che frequentano l'istituto alberghiero 'Scappi' di Casalecchio sul Reno, in provincia di Bologna: per questi ragazzi, infatti, è arrivata la sospensione per una settimana con obbligo di frequenza, dal 23 al 30 maggio prossimo.
Ultime news scuola: giovedì 19 maggio 2016: Test Invalsi, 14 studenti sospesi a Bologna
A pubblicare la notizia è stato il Collettivo autonomo studentesco di Bologna che non usa mezze parole per rimarcare la pesantezza del provvedimento preso dalla dirigente scolastica dell'istituto, Paola Mabelli: 'Si tratta di una decisione arbitraria - ha dichiarato l'organizzazione studentesca, affermando che nessun preside o professore può permettersi di minacciare gli studenti attraverso sanzioni disciplinari solamente perchè esprimono la loro opinione politica sui test Invalsi.'
D'altro canto, la dirigente scolastica si difende affermando che nulla impediva ai ragazzi di starsene a casa, anche in considerazione del fatto che, nei giorni precedenti il 12 maggio, erano partiti numerosi appelli allo sciopero da parte di sindacati, genitori, studenti e dagli stessi docenti.
La preside: 'Potevano starsene a casa', il Collettivo 'Ci appelleremo al Garante degli studenti'
Al quotidiano 'Repubblica' la preside ha sottolineato come i ragazzi, dal momento che sono venuti a Scuola, avevano il dovere di adempiere ad obblighi istituzionali e comportamentali.
'Abbiamo deciso, attraverso la sospensione, di dare un segnale educativo - ha continuato Paola Mabelli - perchè se fosse stata una verifica di matematica i ragazzi avrebbero preso due.'
La motivazione della sospensione dei ragazzi sarebbe da ricondursi al fatto che gli studenti avrebbero scarabocchiato i fogli riguardanti il test e di aver provveduto a cancellare i codici identificativi della prova.
Severo il commento del Collettivo autonomo studentesco di Bologna che ha già annunciato di volersi appellare al Garante degli studenti allo scopo di far ritirare le sanzioni disciplinari prese nei confronti dei quattordici studenti sospesi, oltre a presentare ricorso all'Ufficio Scolastico Regionale.