Italia - Argentina 2013 meglio di quanto era lecito attendersi alla vigilia: la partita si è giocata mercoledì 14 agosto con inizio alle 20:45 e diretta televisiva Rai 1 allo stadio olimpico di Roma. Aveva chiesto molte preghiere prima di questa partita Papa Francesco, per avere la forza di giocare al meglio una speciale "partita" coraggiosa ed onesta nel particolare campo dove Dio lo ha collocato. Dopo le preghiere dei fedeli è arrivato anche il momento del calcio giocato e l'evento sportivo è stato meglio di quanto si potesse pensare.

Squadre in campo concentrate e volitive fin dai primi minuti, con un'Argentina che, pur orfana della star Leo Messi, ha fatto capire subito di non essere venuta a Roma in gita di piacere, partendo a testa bassa.





Sudamericani padroni del campo nella prima mezzora, grazie a fraseggi incisivi e palla fatta girare da una parte all'altra con buona padronanza di palleggio. Al 20° il nuovo idolo dei napoletani Gonzalo Higuain ha trafitto Gigi Buffon approfittando di un'amnesia di Daniele De Rossi. Gli azzurri si sono sbloccati psicologicamente solo intorno al 40°, terminando in crescendo la frazione, anche se l'interista Palacio ha divorato un'occasione colossale proprio allo scadere, a due passi dalla porta. Al 49°, però, Banega ha chiuso il match su assist del solito Higuain. Con l'ingresso del fantasista Diamanti (traversa su punizione per lui al 67°) l'Italia si è scossa, realizzando il punto dell'onore con uno strepitoso destro a giro di Insigne al 76°.

una giocata da applausi a scena aperta.



Prandelli
si è detto non preoccupato dalla sconfitta (in realtà il suo volto tradiva una certa delusione) e ha fatto notare la grande qualità della rosa argentina, ma anche qualche errore di troppo dell'Italia; ribadendo molta fiducia nella maturazione dei giovani della Under 21, Cesare Prandelli ha spiegato che sotto porta serve maggiore cattiveria e concretezza.





Italia - Argentina 2013 è ormai archiviata e si guarda alla Bulgaria, con Balotelli e Osvaldo squalificati. In attacco dovrebbe toccare al talentissimo partenopeo Insigne, che ha mostrato una volta ancora tutto il suo valore.