È la domanda alla quale gli appassionati di calcio italiano vorrebbero trovare subito una risposta: chi vincerà il campionato di Serie A 2013/2014? Difficile trovare la risposta giusta. Per il momento possiamo soltanto prendere in considerazione alcuni parametri, gli acquisti estivi, le qualità dei singoli e dell'allenatore, per capire come potrebbe essere il prossimo torneo. Poi, inevitabilmente, sarà il campo a parlare. E riserverà senz'altro qualche sorpresa, sia in testa che in coda.

Da due anni in Italia è la Juventus la squadra più forte.

I bianconeri hanno vinto con pieno merito lo scudetto, sotto la gestione dell'ex capitano Antonio Conte. Due titoli - se vogliamo - ottenuti senza particolari affanni. Le avversarie, che pure hanno duellato senza mai risparmiarsi, non sono state all'altezza. Ad un certo punto del torneo hanno rallentato, favorendo così la fuga di una Juventus che però - da parte sua - non ha sbagliato un colpo, giocando sempre con la massima concentrazione.

Un antico detto recita che "non c'è due senza tre", ma sarà davvero così? Non è poi così scontato che i bianconeri riescano a fare tris, anche perché al momento la coppia d'attacco nuova di zecca formata da Tevez e Llorente non sta incantando. Ma bisogna dargli tempo.

A duellare per lo scudetto ci sarà sicuramente il Napoli. Finito il ciclo Mazzarri, ha ceduto anche la sua stella Cavani.

Ma il patron De Laurentiis è ripartito con rinnovato slancio. Benitez in panchina, giocatori importanti come Reina, Albiol, Higuain ingaggiati da grandi club. Sembra un Napoli ancora più forte di quello passato.

Poi c'è il Milan, che ha cambiato poco tutto sommato, ma che resta senza dubbio una squadra che può ambire al titolo, al pari della Fiorentina, perché i viola di Montella con Mario Gomez in attacco possono sognare.

E se poi arrivasse Julio Cesar in porta… i viola farebbero il definitivo salto di qualità. Tutta da scoprire l'Inter di Mazzarri, in un anno che sembra un po' di transazione verso traguardi importanti futuri.

Stessa cosa si può dire per la Roma di Rudi Garcia, che potrebbe essere la mina vagante del torneo. La qualità certo non gli manca, ma Totti e compagni dovranno trovare quella continuità di risultati che gli è mancata invece negli ultimi due anni.